Ancona, 7 magio 2022 - Una giovane ematologa e ricercatrice, la dottoressa Giuseppina Urbano, si dedicherà a Torrette in Clinica ematologica allo studio dello sviluppo di terapie innovative, in particolare nell’ambito di terapie cellulari con effettori immunologici geneticamente modificati (CAR-T) per combattere linfomi e leucemie refrattari alle tradizionali cure. Ciò avviene grazie a un assegno di ricerca interamente supportato dalla Fondazione Lorenzo Farinelli, nata dopo la morte del medico anconetano 34enne, stroncato nel febbraio 2019 da un Linfoma non-Hodgkin. Amelia Dusmet è la presidente della Fondazione Farinelli che lo scorso aprile è riuscita ad attivare un assegno di ricerca per lo sviluppo di terapie innovative in ematologia. La Dusmet, soprattutto, è la madre di Lorenzo Farinelli. Il suo appello sul web aveva commosso migliaia di persone: in breve tempo aveva raccolto 500mila euro necessari per andare a curarsi in America ma morì prima di poter partire. Signora Dusmet, che giornata è questa? "Un punto di arrivo da cui ripartire di slancio e un giorno da ricordare dopo due anni difficili. Siamo stati rallentati dalla burocrazia e dal Covid, ma adesso eccoci arrivati a questo punto". Quale risultato è stato ottenuto? "Significa aver raggiunto uno degli scopi principali per cui è nata la fondazione, ossia per sostenere la ricerca per le malattie oncoematologiche. Per noi tutto ciò è fondamentale, in nome di mio figlio. Oggi, lo possiamo dire ufficialmente, consegniamo questa borsa di studio, o come sarebbe più corretto dire, l’assegno di ricerca". Di cosa si tratta? "Dall’aprile 2022 abbiamo una ricercatrice che sta lavorando proprio sulla terapia Car-T, la terapia ultima, la più innovativa che consente di curare le malattie ematologiche, tra cui il linfoma non-Hodgkin che ha ucciso mio figlio". Lorenzo come aveva affrontato la lotta contro la malattia? "Con grande entusiasmo e la terapia Car-T, all’epoca in fase ...
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