Lo sfratto viene rinviato: "Trovato un accordo"

La famiglia Gentile potrà rimanere nella casa di piazzale Camerino fino a febbraio

Lo sfratto viene rinviato: "Trovato un accordo"

Lo sfratto viene rinviato: "Trovato un accordo"

Sfratto rinviato e anzi decaduto per Mauro Gentile e la sua famiglia. Grazie ad un accordo tra la proprietaria dell’appartamento di piazzale Camerino, gli inquilini e il Comune di Ancona Gentile, sua moglie e suo figlio potranno restare in quella casa fino al 16 febbraio. Ieri mattina all’arrivo dell’ufficiale giudiziario le firme sull’accordo stilato tra le parti il giorno prima in municipio hanno fatto tirare un bel sospiro di sollievo alla famiglia Gentile che, al suo fianco, ha il sindacato Usb Asia e il collettivo Salpa. Altri tre mesi di tempo che consentiranno a Gentile, arrestato e condannato per gli scontri di Roma del 15 ottobre 2011 ma oggi rappresentante Rsu nell’azienda in cui lavora come operaio metalmeccanico, di poter traslocare serenamente nel nuovo appartamento individuato grazie al sostegno di Asia Usb.

"Questo è stato un risultato brillantemente raggiunto tra molte difficoltà. Non ci sono stati momenti di tensione stamattina – spiegano Marco Bini e Ornella Ramovic di Asia Usb – anche se Mauro aveva vicino i movimenti che si battono per il diritto alla casa per tutti. Grazie al Comune di Ancona, in primis del sindaco Daniele Silvetti, è stato assegnato un contribuito che assieme alla parte che Gentile è riuscito a versare ha portato alla risoluzione del problema. Un lavoro di mediazione con il Comune e anche la questura in favore di una persona che anche se nel suo passato ha compiuto degli errori è sempre un essere umano con la sua dignità e della sua famiglia (ha un bambino di dieci anni, ndr). Stiamo affrontando diverse situazioni di sfratti ad Ancona dove la situazione è particolarmente critica".

Il collettivo Salpa evidenzia la "grande solidarietà e la rete umana che si sono create intorno a questa situazione. Proprio grazie a questi nuovi contatti abbiamo trovato una soluzione decente ed evitato che un’altra famiglia finisse per strada – rimarcano – Il Comune e i servizi sociali a parole sembrano voler aiutare in qualche modo, vigileremo che questo accada. Ci sembra comunque un sostegno, come da copione, abbastanza sterile e precario. Non serve a molto del temporaneo assistenzialismo, ci vorrebbero soluzioni concrete…tipo le case popolari".

Sa.fe.