Lo vede a una festa con la sua ex: calci e pugni al rivale in amore

Il romeno rischia un processo per lesioni aggravate, mentre la vittima si è ritrovato con una mandibola rotta

Vederla con un altro, ad una festa in spiaggia, lo aveva fatto uscire di testa e così li avrebbe aspettati in cima alla scalinata del Passetto per picchiare il suo rivale. Pugni e calci costati una mandibola rotta ad un anconetano di 37 anni, finito in ospedale con trenta giorni di prognosi e indebolimento permanente alla masticazione. Per quell’agguato un 40enne romeno adesso rischia un processo per lesioni aggravate.

Il pestaggio risale all’estate del 2016. Era giugno quando la vittima aveva raggiunto la spiaggia del Passetto in compagnia della sua fidanzata, una coetanea. La ragazza si era lasciata da poco da un’altra relazione e quella sera aveva pensato di andare al Mamare, un locale che si trovava in spiaggia. La coppia, all’epoca 30enne, si era divertita insieme ad altri amici a bere e a ballare e quando era arrivato il momento di andare a casa si erano avviati alla scalinata per tornare verso il viale della Vittoria. Nello stesso locale però si era affacciato anche il 40enne che l’aveva subito riconosciuta. Vederla con un altro lo aveva infastidito così aveva girato i tacchi pensando di aspettarli a serata terminata. Il romeno si sarebbe appostato alla scalinata e appena li ha visti arrivare si è scagliato contro di loro. Tra i due ragazzi è scoppiata una colluttazione, il 40enne ha tirato alcuni pugni mandando ko il rivale minacciandolo così: "Ti ammazzo".

Il 37enne è finto a terra ma lì non è stato risparmiato. Il 40enne lo avrebbe preso a calci in viso, ripetutamente, fino all’intervento di alcuni passanti. Per l’anconetano è stata chiamata l’ambulanza perché aveva il volto tumefatto. In ospedale i medici lo hanno sottoposto alle cure del caso e gli hanno diagnosticato la rottura della mandibola con una prognosi di trenta giorni. Dopo i fatti aveva sporto denuncia. Sul posto erano intervenuti sia il 118 che la polizia. Per le minacce il romeno è stato già condannato a 20 giorni di reclusione in un precedente procedimento. Per le lesioni era prevista ieri l’udienza preliminare, davanti al gup Alberto Pallucchini, ma l’udienza è stata rinvia al 21 giugno per un difetto di notifica. L’imputato è difeso dall’avvocato Donatella Baleani. La vittima è parte civile con Mauro Saraceni.

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