"Locali vuoti, incassi da nevicata L’Ancona d’estate non offre niente"

Coro unanime dei gestori esasperati da mesi di crisi: "E per organizzare eventi solo costi e burocrazia"

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di Valerio Cuccaroni

Giovedì, il giorno dopo la proroga del divieto di vendere alcolici di notte, i gestori dei locali del centro, in estate, hanno incassato quanto in un giorno di neve. Lo confermano Roberto Colella del pub Donegal, Stella Achard del caffè letterario Vagamondo, Gabriele Capanelli del ristorante Bontà delle Marche, Andrea Zarletti del ristorante Dò Vizi, Michele Zannini del bar Giuliani, posti ai cinque vertici di una ideale stella. "Giovedì sera è stato un disastro totale – spiega Colella – ma non è dovuto soltanto alla proroga del divieto, è una questione che va avanti da mesi. Ancona, non offrendo niente, si svuota sempre di più. Registro un crollo degli incassi da parecchio tempo: il centro è frequentato da pochi, manca di attrattiva e di offerta. L’assessore Paolo Marasca ha detto che ci sono 102 eventi ma 60 sono tutti alla Mole, per il resto ci sono 3 concerti di Ancona Jazza a piazza del Papa, poi più nulla in centro. È normale che non venga nessuno".

Quando gli chiediamo se gli operatori del centro hanno pensato di proporre tutti insieme un calendario di iniziative, ci ha risposto di no, ma, ha confessato: "E’ una buona idea: dovremmo costituire un pool di operatori e chiedere l’aiuto del Comune". I colleghi concordano. Secondo Capannelli, "il Comune ha organizzato iniziative lodevoli durante il periodo natalizio, ora bisogna studiare un calendario per la stagione estiva". Secondo Achard l’idea è buona ma, nota, "i commercianti sono scoraggiati perché il Comune ci dice spesso di no, comunque, è vero, che ci dobbiamo pensare anche noi. Dobbiamo riunirci attorno a un tavolo per migliorare la situazione. Non possiamo ignorare che è un problema di tutti". Zarletti, però, è scettico: "Io stesso – aggiunge – avevo chiesto di aprire un dehor davanti al locale. Quando finalmente mi hanno dato il permesso, sono iniziati i lavori sul lungomare Vanvitelli". Anche Colella racconta di avere chiesto al Comune la chiusura del tratto di strada davanti al Donegal ma, si rammarica, "non ho ancora ricevuto risposta". Per questo l’attivazione delle navette serali per Portonovo è sentita da Colella come "un ulteriore schiaffo agli operatori del centro. Chi è presente tutto l’anno in città, cercando di mantenerlo in vita, d’estate è abbandonato, deriso e schiaffeggiato da iniziative lontane dal centro".

Ciò che spaventa gli operatori sono i costi e la burocrazia infinita per organizzare eventi. Vorrebbero ricevere proposte dall’amministrazione. Anche perché, secondo Zarletti, "quando gli eventi vengono proposti dai privati, vengono criminalizzati, tartassati da controlli e multe. Certo, non nego le colpe ma il clima di vessazione a piazza del Papa e il proibizionismo non invogliano".