
Ha fatto ingresso all’Amap, Agenzia per l’innovazione nel settore agroalimentare e della pesca, di Osimo ieri il ministro dell’Agricoltura, della...
Ha fatto ingresso all’Amap, Agenzia per l’innovazione nel settore agroalimentare e della pesca, di Osimo ieri il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, tappa del suo tour marchigiano accanto al governatore Francesco Acquaroli. "Le Marche hanno riassunto centralità, una visione strategica, capacità di essere sui mercati e sono riuscite a compensare quelle che criticità non indotte dalle politiche nazionali ma dagli eventi di carattere contingente – ha detto parlando del bilancio della giunta regionale di centrodestra – Le Marche ci sono e per tanto tempo se n’era sentita la mancanza anche per rafforzare il quadro di proiezione nazionale che vede nelle Marche una grande risorsa". Lollobrigida ha sottolineato che le Pmi marchigiane sono un’eccellenza oggettiva: "E’ legata a un contesto storico, familiare, con imprenditori che pensano all’ultimo dei loro operai come membro della propria famiglia. Il giudizio sul lavoro della Regione Marche in termini istituzionali lo daranno i cittadini com’è normale, ma la sfida non è più politica. E’ semplicemente o continuare ad andare avanti secondo questa direttrice positiva o tornare indietro a quello che le Marche sono state. Confido che il presidente Acquaroli possa continuare a fare quel prezioso lavoro che lo ha messo in condizione di essere uno dei presidenti più apprezzati d’Italia".
"L’Amap – ha dichiarato il ministro Lollobrigida – attraverso le sue competenze riesce ad avere una visione strategica della realtà agricola marchigiana, prevedendo ciò che ci si dovrà attendere in futuro, per mettere a punto modelli funzionali utili a garantire alle nuove generazioni condizioni pari o migliori di quelle che abbiamo. “Una delle sfide che ci troviamo a dover affrontare – ha proseguito Lollobrigida - è quella legata alla crisi idrica. L’attività di ricerca dovrà raccogliere anche altre sfide, a partire anche dalle Marche, che ha dato i natali a colui che considero il più grande genetista, vissuto nella prima metà del secolo scorso: Nazzareno Strampelli, precursore della rivoluzione verde, che consiste nel riuscire a consumare meno suolo ma producendo di più, e a cui si devono e le teorie dell’ibridazione. Una sfida che l’Italia ha lanciato per prima, anche in Europa. Nel sottolineare il ruolo degli agricoltori, il ministro Lollobrigida ha ribadito la centralità dell’agricoltura: "Quando si guarda il mondo agricolo e quello marchigiano in particolare, vedo qualcosa di bello, di benfatto; un’opera scolpita dall’uomo che può portare un valore aggiunto".