L’omaggio a Maratti con una grande mostra

Nella chiesa di San Francesco esposte 28 opere tra dipinti, disegni e stampe di riproduzione delle opere del pittore cameranese. Il curatore è Stefano Papetti, già autore di numerose esposizioni in Italia e all’estero

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Nel 2025 ricorrerà il quarto centenario della nascita del pittore cameranese Carlo Maratti, figura centrale della pittura romana ed italiana della seconda metà del Seicento che ha avuto importanti influenze nella produzione artistica del secolo successivo, riuscendo nel difficile compito di conciliare le due opposte tendenze artistiche del tempo, il Classicismo mediato da Raffaello e la magniloquenza del Barocco, dando vita ad uno stile inconfondibile apprezzato in tutta l’Europa del tempo. La figura di Maratti, che in vita è stato celebrato come il massimo pittore del suo tempo ed è tuttora molto noto agli studiosi, merita di essere conosciuto dal grande pubblico e questo è l’obiettivo della mostra di Camerano dove è nato l’artista. Proprio oggi inaugura l’esposizione "Carlo Maratti. Strategie comunicative e promozione della propria opera" dedicata all’artista aperta fino a novembre: nella chiesa di San Francesco sono esposte 28 opere tra dipinti, disegni e stampe di riproduzione dalle opere. Il curatore è Stefano Papetti, già curatore scientifico di numerose mostre in Italia e all’estero, che vanta una ricca produzione scientifica dedicata principalmente al contesto artistico marchigiano. Fu a Roma che Maratti, seguendo anche in questo campo il magistero di Raffaello, ha dato vita ad un modello organizzativo unico del proprio studio finalizzato alla promozione di se stesso e della sua attività artistica. Aveva elaborato una complessa strategia che comprendeva la realizzazione di numerose repliche delle sue opere di maggior successo eseguite dai collaboratori a lui più vicini, la realizzazione di varianti autografe e la circolazione di stampe di riproduzione che facevano conoscere le sue creazioni ad un vasto pubblico di artisti e di appassionati. La sua stessa abitazione era organizzata come un luogo destinato a far crescere la popolarità dell’artista e della sua attività, invogliando così collezionisti e committenti a servirsi del suo pennello o ad acquistare opere già pronte. Quella di Camerano è la prima mostra di una serie di eventi dedicati al Maratti che coinvolgeranno altre città e che culmineranno a Roma.