L’operetta torna protagonista con "Al Cavallino Bianco"

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E’ una delle operette più celebri e amate in tutto il mondo: "Al Cavallino Bianco". Un tripudio di equivoci, malintesi e divertimento, che torna oggi (ore 17,30) al Teatro Pergolesi di Jesi nella versione della Compagnia Gabrielli-Campagnoli 1930, con Franco Bury alla regia e Carlo Morganti quale pianista conduttore. A suonare sarà l’Orchestra Time Machine Ensemble. La serata vede la collaborazione tra la Fondazione Pergolesi Spontini e la compagnia cingolanai. A Jesi, l’operetta, genere sempre molto gradito al pubblico, anticiperà la 55esima Stagione Lirica, nel cui cartellone troveranno spazio titoli del grande repertorio e una nuova commissione d’opera. "Al Cavallino Bianco", operetta in tre atti di Ralph Benatzky e Robert Stolz, su libretto di Hans Muller, Erick Charrell e Robert Gilbert, andò in scena in prima assoluta l’8 novembre 1930 al Großes Schauspielhaus di Berlino, e fu poi successivamente vietata nella Germania nazionalsocialista a causa dei suoi coautori ebrei. Il suo successo fu comunque inarrestabile: al London Coliseum di Londra dall’8 aprile 1931 furono fatte 650 rappresentazioni ed a New York divenne un duraturo successo a Broadway. Ancora oggi "Al Cavallino Bianco" è, dopo Vedova allegra, l’operetta più rappresentata in Europa. A rappresentarla è la Compagnia Gabrielli-Campagnoli 1930, la più antica compagnia di operette italiana, che quest’anno festeggia il suo 92esimo anno di attività. Nata nel 1930 grazie alla passione e all’infaticabile dedizione di Otello Gabrielli, violoncellista cingolano, la Compagnia ha sempre mantenuto la caratteristica principale di mettere in scena le operette "come si faceva una volta", con scenografie e costumi accurati, la presenza di un’orchestra e dando spazio ad una prosa frizzante, genuina e molto divertente. Ben 40 gli artisti coinvolti, di cui 22 cantantiattori, 8 ballerini e 11 coristi. Biglietti da 15 a 20 euro (0731206888 e biglietteria@fpsjesi.com e www.vivaticket.com).