PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

L’orgoglio dei figli: "Papà sta raccogliendo ora tutto ciò che ha seminato"

Ilaria e Lorenzo hanno accolto centinaia di persone nella sala del consiglio comunale: "Stiamo capendo adesso di aver diviso nostro padre con Ancona. Per la città era uno di famiglia".

Ilaria e Lorenzo hanno accolto centinaia di persone nella sala del consiglio comunale: "Stiamo capendo adesso di aver diviso nostro padre con Ancona. Per la città era uno di famiglia".

Ilaria e Lorenzo hanno accolto centinaia di persone nella sala del consiglio comunale: "Stiamo capendo adesso di aver diviso nostro padre con Ancona. Per la città era uno di famiglia".

Ilaria e Lorenzo Foresi hanno accolto decine, centinaia di persone nella sala del Consiglio comunale di Palazzo del Popolo dove era stata allestita la Camera Ardente del padre. Dalle 11,30 è stato un continuo, un fiume lento, silenzioso e inesauribile. Baci, abbracci e i ricordi, sempre col sorriso stampato sul volto dei due figli dell’ex assessore, quasi fossero loro a dover rincuorare tutta la città e la sua gente: "Stiamo capendo adesso di aver diviso nostro padre con Ancona. Ognuno di loro andrà a casa pensando di aver perso uno di famiglia, quello che per noi è stato un padre straordinario. Siamo stati fortunati – spiega Ilaria Foresi – Lui si è sempre messo a disposizione, 24 ore su 24, lo faceva per passione, per senso del dovere, perché lui sapeva stare in politica e interpretarla al meglio e questo è il meritato riconoscimento. Anche adesso che non c’è più ci dà forza, energia e la sua vita la stiamo rivivendo in ognuno degli aneddoti che le persone ci raccontano, quando spargeva il sale nelle frazioni con la grande nevicata o aiutava la gente dopo le calamità. Nostro padre sta raccogliendo ciò che ha seminato". Esattamente l’incipit di un nostro pezzo pubblicato ieri ed è il figlio Lorenzo a rincarare la dose: "Papà parlava con tutti, senza distinzioni, dalla gente comune alle istituzioni. Possiamo dire che in questo senso era trasversale. Era un uomo aperto, disponibile, umano, le sue qualità principali erano la grande dignità e un’umiltà assoluta e poi grande amore, passione e senso del rispetto. In questi giorni così difficili per noi il suo ricordo ci ha consentito di andare avanti e grazie alla sua energia, davvero unica, ci porteremo dietro con noi un bagaglio di esperienze di vita unico e per sempre. Tutto questo affetto? Forse ce lo aspettavamo, ma non così, in fondo lui ha fatto per la città e per la gente più della percezione vissuta stando a casa in questi anni".

Due anni fa la vita di Stefano Foresi è cambiata sotto ogni profilo, dalla sconfitta del centrosinistra alle elezioni comunali e l’esperienza di consigliere comunale di minoranza, fino alla malattia della moglie a cui si è dedicato anima e corpo prima della malattia che, in poco tempo, lo ha vinto: "Come da carattere – aggiunge la figlia Ilaria – lui non si è pianto addosso, anzi si è rimboccato le maniche e in fondo si è reinventato, capendo che le priorità della vita erano cambiate: dalla politica alla famiglia. In questo lasso di tempo ha ridato a nostra madre cure e attenzioni, in fondo ciò che lei aveva donato a lui per consentirgli di vivere appieno la sua passione politica. L’ennesimo insegnamento per tutti. Adesso il suo sostegno alla mamma ce lo ha passato a noi".