Luci spente oppure a led Negozi e hotel al risparmio

I titolari si stanno organizzando così dopo l’arrivo delle ultime fatture record. Claudio Bartozzi dell’Italia: "Alla sera l’insegna all’esterno la chiudo in anticipo"

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di Marina Verdenelli

Luci spente nelle sale dei ristoranti, insegne degli alberghi con il timer e vetrine dei negozi illuminate con luci al led, a basso consumo. Così i commercianti stanno intervenendo per fronteggiare il caro bolletta di luce e gas con aumenti destinati a triplicare. "Per il gas ho già notato un aumento del 70-80% – spiega Claudio Bartozzi, titolare dell’hotel Italia – e adesso tremo al pensiero che mi arriverà il conguaglio della luce. Le ultime tre bollette infatti non ne tenevano ancora conto e ho paura che arriverà una batosta tremenda. Come intervengo? Intanto spengo prima l’insegna la sera, per forza. Stessa cosa faccio per le luci dei corridoi la notte, lascio solo quelle in prossimità con i collegamenti verticali, tipo le scale". Bartozzi si sta inoltre già attrezzando per mettere un impianto fotovoltaico in modo da integrare così i nuovi consumi per risparmiare sul costo della bolletta generandosi l’energia che gli serve per mandare avanti il suo hotel. "In albergo stiamo anche provvedendo a sostituire tutte le lampade vecchie con quelle al led, a minore consumo e stiamo completando la migrazione del riscaldamento a metano con quello con le pompe di calore in modo da avere un unico impianto, non a gas ma elettrico, in estate e inverno perché si risparmia. Speriamo che il governo prenda poi dei provvedimenti fosse altro per il credito di imposta che alleggerisca questi aumenti. Inevitabile sarà aumentare il prezzo anche al cliente se continuerà così".

Il negozio di abbigliamento Riviere, in via degli Orefici, è già partito in anticipo illuminando la vetrina con luci al led già da diverso tempo. "Una scelta fatta per risparmiare – spiega la titolare Isabella Rocchetti – che ora ci tornerà utile. La nostra ultima bolletta della luce non è stata alta ma aspettiamo la prossima per vedere. Quello che sta aumentando sono i prezzi dei capi di abbigliamento che ci troviamo ad acquistare. Il costo della merce è lievitato almeno del 20% e ci chiedono ora anche le spese per la spedizione che prima non pagavamo. Questo ci preoccupa perché i margini si abbassano sempre di più per noi negozianti, non possiamo rifarci sulla clientela e non lo vogliamo".

Elis Marchetti, chef al ristorante del Conero Golf di Sirolo e all’Osteria della Piazza ad Ancona (chiusa però per l’estate) ha già ricevuto bollette quasi duplicate. "Se lo scorso anno pagavo 3mila euro per la luce – ammette – adesso arrivo a quasi 6mila. Abbiamo reagito spegnendo più luci possibili in cucina e anche all’interno delle sale visto che ancora i clienti mangiano fuori. Utilizziamo anche meno strumenti elettrici, l’abbattitrice ad esempio la mandiamo solo a pieno carico. Poi di 16 frigoriferi ne ho eliminati due per ora. Piccoli passi ma servirà fare anche altro".

Da Mangio Ergo Sum, il ristorante e bottega green di corso Amendola la titolare la prende con ironia e sulla pagina social posta una foto mentre cavalca una scopa. "Le consegne le farò così – scherza Barbara Pergolini – un modo economico per abbattere i costi, non resta altro e io ho anche l’auto elettrica".