Lucia Mascino: "Mia cugina Isa, fragile a caccia di vaccino"

L’attrice di Ancona: "E’ disabile dalla nascita. Sul sito della Regione la sua categoria non esiste e neppure quella dei caregiver"

Lucia Mascino e la foto d'infanzia con la cugina

Lucia Mascino e la foto d'infanzia con la cugina

Ancona, 20 marzo 2021 - Una foto di tanto tempo fa, che suscita pensieri ed emozioni straordinariamente attuali. E’ quella ‘illustrata’ dall’attrice anconetana Lucia Mascino: quattro fratelli, i cugini Isa e Lorenzo. "Isa è quella con gli occhiali vicina ad Anna ed è disabile grave dalla nascita – scrive la Mascino su facebook -. Io sono quella a sinistra con la frangetta. Siamo cresciuti insieme. Sarà anche per questo che l’argomento mi sta così a cuore". L’ ‘argomento’ è proprio Isa, "una bomba di energia, divertente, affettuosa, ma che ha bisogno continuo di assistenza. Ripeto continuo. Come lei, tanti altri: sono i disabili gravi che rientrano nella categoria dei fragili".

E qui la Mascino inizia a parlare del tema più discusso di questi tempi: i vaccini. "Per la categoria dei fragili è indicato l’uso preferenziale del vaccino Pfizer a Rna messaggero – scrive -. Benissimo. Parlerò delle Marche perché ne so di più di lì essendo in contatto con alcune realtà della zona. E’ stato deciso che per prenotare il vaccino si possa andare nel sito dell’Asur e segnarsi alla categoria alla quale si appartiene. Solo che al momento non risulta nemmeno presente la categoria disabili, fragili e caregiver, perché il problema a monte è che questo vaccino non è disponibile".

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L’attrice spiega che "nei mesi passati sono stati vaccinati caregiver degli ultraottantenni insieme agli stessi, ma non caregiver di disabili né disabili, tranne alcuni casi in regime di ricovero diurno o in strutture residenziali. Ma non sono stati vaccinati tutti i disabili gravi che vivono a casa e che hanno assistenza continua di un genitore o di qualcun altro, il caregiver appunto. Tra l’altro si dovrebbero svincolare le due categorie disabile/caregiver perché nel caso di disabili con meno di 16 anni non è previsto il vaccino ma è fondamentale e ancora più urgente che lo ricevano i loro caregiver. Se il problema è la mancata disponibilità dello Pfizer non so come si debba procedere ma bisogna sbloccare la situazione perché il tema è urgentissimo. Immaginiamo cosa accadrebbe in caso di contagio a un genitore di un bambino con disabilità grave. Tutti i servizi esterni sarebbero sospesi e nessuno potrebbe occuparsene. La situazione delle persone fragili e dei caregiver va messa in primo piano. So che c’é un dibattito in corso e non voglio aumentare la polemica ma dare voce al grido, a volte impotente, dei genitori delle persone fragili e delle persone fragili stesse".