Luglio nero: sono stati registrati 86 decessi

Un dato di molto superiore a quello di giugno e anche se rapportato con gli anni precedenti: possibile che abbia influito il caldo

Luglio nero: sono stati registrati 86 decessi

Luglio nero: sono stati registrati 86 decessi

Boom di decessi nel mese di luglio in città. Sono state 86 le persone decedute nello scorso mese di luglio caratterizzato da temperature africane. Nel precedente mese di giugno sono stati quasi la metà i decessi di persone registrati a Jesi ed esattamente 46. Numeri che fanno riflettere e su cui probabilmente hanno inciso le temperature e umidità record delle scorse settimane quando sono stati numerosi gli accessi al pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani per malori legati al caldo africano, specie di anziani disidratati e affaticati per il clima reso più insopportabile dalle pluripatologie cui sono affetti.

Un mese nero quello di luglio che si è appena concluso, più di gennaio e febbraio di quest’anno e degli scorsi quando negli anni passati a incrementare il numero dei decessi c’era l’influenza stagionale. Nei primi sei mesi di quest’anno sono stati 359 i decessi che si sono verificati a Jesi, dunque la media mensile dovrebbe assestarsi sui 60 ma a luglio il numero è aumentato di quasi la metà. Se si guardano i dati degli scorsi anni, il numero di decessi in città lo scorso anno, sempre a luglio, è stato di poco inferiore, pari a 83 ma se si guarda al 2021 quando erano presenti ancora gli effetti del Covid erano ‘solo’ 66. Per confrontare il dato si possono analizzare i numeri dei decessi a marzo del 2020 quando il Sars Cov 2 picchiava duro: erano stati 62 e cioè un numero di persone variabile fra le 18 e le 21 in più rispetto alla media degli anni precedenti, compresi fra il 2015 ed il 2019. Nell’analisi c’è da considerare che il territorio jesino come quello dei Comuni vicini ha un alto numero di ultranovantenni e centenari e che i nuovi nati sono in costante calo.

La popolazione jesina sta scendendo costantemente. L’ultimo rilevamento parla di 39.217 residenti su un territorio di 109 chilometri quadrati (360 abitanti per chilometro quadrato). La maggior parte sono donne (51,8%) mentre gli uomini si fermano a 48,2% mentre nell’intera regione Marche le donne sono il 51,2%. La produzione pro capite di rifiuti è di 550 chili (518 il dato regionale) e la raccolta differenziata si attesta al 71,5 per cento. Tra le curiosità che balzano agli occhi il fatto che sono tantissime le auto e i mezzi in circolazione: secondo gli ultimi dati sono 34.395 per una popolazione di poco più di 39mila, compresi anziani e bambini (875 per mille abitanti). In particolare sono 26.242 le autovetture ‘jesine’.

Sara Ferreri