Lunedì a Perugia Claudio e Stefano insieme anche nell’ultimo viaggio

Sarebbe stato un momento di sconforto a spingere Claudio Pannacci a farla finita. Il giovane è morto mercoledì sera pochi minuti dopo le 21 schiacciato da un treno merci che viaggiava in direzione sud sulla linea adriatica. Nei giorni precedenti all’accaduto, ma anche in passato, Claudio aveva manifestato l’intenzione di togliersi la vita: nessuno l’aveva preso sul serio, nessuno pensava che, nonostante la depressione fosse tornata prepotentemente, avrebbe commesso un gesto simile. Ieri nella casa vacanze di sul lungomare Mameli le serrande erano abbassate, nessuno ha visto Goria dopo l’accaduto, solo un’amica che trascorreva con lei parte delle vacanze e che conosceva Claudio. La dinamica dell’accaduto ha trovato riscontro: il treno, ora sotto sequestro come prassi, si sarebbe poi fermato a circa 200 metri dai punti di impatto. Saranno catalogati ed analizzati dagli inquirenti anche i rilievi fotografici. La Procura ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato, per il pm Rosario Lionello i contorni sono chiari. Lunedì alle 10,30, nella chiesa di Santa Maria del Colle a Perugia saranno celebrati i funerali di Claudio e Stefano Pannacci. Sulla tragica morte di padre e figlio è stato espresso il cordoglio dei Comuni di Perugia e di Valfabbrica. "L’Amministrazione comunale di Perugia segue con dolore – si legge in una nota – quanto accaduto alla famiglia Pannacci e si stringe al dolore della mamma del giovane Claudio e del marito Stefano, entrambi deceduti mercoledì sera a Senigallia. Nel dolore di questo giorno, tutto l’ente si unisce alla vostra sofferenza con un profondo abbraccio".