Ma Di Lucente non molla e sbarca: "Voglio ribadire le nostre intenzioni"

Il patron del Vastogirardi oggi in città: "Nessuna indicazione da mister Rays"

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Andrea Di Lucente sarà in serata ad Ancona, in attesa di poter incontrare Stefano Marconi. Il presidente del Vastogirardi, nonché consigliere regionale in Molise ha in agenda comunque il viaggio nel capoluogo marchigiano, nonostante la svolta sorprendente del progetto tra Anconitana e Matelica. Dopo essere stato il primo a materializzarsi concretamente, manifestando l’interesse per subentrare a patron Rays insieme ad altri tre imprenditori, in questi giorni Di Lucente ha agganciato contatti con esponenti politici del Comune di Ancona e della Regione Marche facenti parte del suo stesso partito. Un modo per ottenere sostegno alla sua candidatura che sul territorio inevitabilmente vorrebbe attecchire. Tanto che nel progetto ipotizzato potrebbe essere uno dei suoi compagni di viaggio o addirittura un anconetano a ricoprire la carica di presidente.

Matelica-Anconitana è stata una notizia inattesa anche per Di Lucente: "Non ho ricevuto comunicazioni diverse – racconta -, quindi mi metterò in viaggio per Ancona pronto a ribadire le nostre (dovrebbe essere accompagnato da due dei tre imprenditori amici, ndr) intenzioni a Marconi e ad ascoltare le sue intenzioni e le sue decisioni per capire eventuali svolte o epiloghi. Mi sono imposto la dead line del 30 giugno così da poter programmare l’eventuale prossima stagione. Non sarei disposto ad andare oltre quella data". In attesa di comunicazioni ci sarebbe anche Piero Mancini, l’ex presidente dell’Arezzo che la scorsa settimana ha incontrato Marconi assieme a Paolo Cangi, il tramite dell’intera operazione. Il colpo di scena del progetto con Canil ha comunque avuto un esito dirompente sui vari interessamenti. Più o meno diventati pubblici.

Come la cordata rappresentata dall’avvocato anconetano Andrea D’Aprile che nei giorni scorsi era stata pizzicata al Dorico e che in queste ore è pronta a uscire allo scoperto, rivelando i nomi degli imprenditori che ne fanno parte per presentarsi a Marconi. Per inciso: sarebbero tutti di fuori regione. A conferma di come dal futuro dell’Anconitana resta escluso il tessuto economico della città capoluogo. Almeno per ora. La cordata dell’avvocato D’Aprile si aggiunge dunque alla platea di chi aspira e gestire la società dorica. Il problema è che Matelica-Anconitana risulta un’accelerazione improvvisa che ha spiazzato i contendenti, relegati a una fase di ritardo che potrebbe costare cara.

a.f.