Parla marchigiano il primo olio extravergine di oliva 2024: il frantoio si è messo in moto lunedì scorso per produrre olii aromatizzati e destinati agli chef stellati. Questo accade a Jesi, città dove risiede il quartier generale dell’azienda Pieralisi, leader mondiale nella produzione delle macchine olearie. L’autore di questa molitura anticipata, anche per il fattore siccità è Gianni Giacani, stimato frantoiano e apprezzato ristoratore con il suo locale Hostaria Santa Lucia, punto di riferimento per gli appassionati di pesce di altissima qualità. "E’ stata un’anteprima italiana quella della spremitura delle olive 2024, con la raccolta effettuata a fine agosto con la passata di pomodori annuale" spiega Giacani postando in rete le foto e i video della produzione ‘novella’ incassando tanti apprezzamenti e commenti di stupore.
Una scelta originale, fatta con la scusa di provare l’impianto, ma con un primo quantitativo di olive già significativo. "Ho lavorato 12 quintali lunedì – spiega – olive asciutte, in prevalenza di varietà Raggia" spiega. E aggiunge: "L’olio si presenta bene, lo utilizzerò sia come primo olio, sia come base per la produzione dei miei ’olifrutti’, in particolare per l’olio al limone con buccia edibile e olio con basilico. Sono questi i prodotti richiesti dai miei clienti".
Il riferimento è ai più prestigiosi ristoranti stellati della costa dove l’olio di Giacani contribuisce a dare un importante valore aggiunto. Alta qualità, con minore quantità, secondo la filosofia che Giacani segue da 30 anni con l’obiettivo di completare i prodotti a chilometro zero della sua cucina tipica attraverso il suo nobile e fondamentale ingrediente: l’extravergine di oliva. "Ovviamente – aggiunge – sono rese basse, ma non è questo il mio problema. Io devo accontentare clienti molto esigenti e devo presentare un prodotto all’altezza".
Dopo questa prima molitura il frantoio di Giacani tornerà ad accendersi poco dopo a metà di settembre. "Già gli altri anni – spiega – ero tra i primi ad iniziare qui nelle Marche, con i primi di ottobre. Stavolta la raccolta sarà ancora più anticipata, perché le olive sono avanti di almeno due settimane. E c’è all’orizzonte il rischio di un attacco di mosca. Finora le alte temperature hanno tenuto abbastanza lontano questo parassita. Ma le previsioni non sono certo delle migliori". Gianni Giacani è stato infatti uno dei primi ristoratori a dedicarsi all’olio di qualità a tempo pieno e partendo dal rinnovamento di un vecchio frantoio, oggi molisce una selezione di olive delle colline jesine.
Sara Ferreri