Maiolati Spontini, l'intera Vallesina piange don Aldo Anderlucci, parroco per 50 anni

Cittadino benemerito, si era impegnato per dare a Castelbellino stazione una chiesa coinvolgendo tanti uomini nella sistemazione del locale che prima era una fabbrica.

Don Aldo Anderlucci

Don Aldo Anderlucci

Maiolati Spontini (Anona), 22 novembre 2022 - Don Aldo Anderlucci ha concluso la sua vita terrena a 88 anni ieri sera, giorno in cui la Chiesa ricorda la presentazione della beata Vergine Maria. “È stato parroco a Moie dal 1970 al 1996 e poi sempre presente nella nostra comunità – spiegano dalla parrocchia di Maiolati Spontini - per continuare a vivere il servizio sacerdotale con amore e fedeltà e a testimoniare il suo amore alla Chiesa e all’umanità”. Don Aldo, nato a Maiolati il 19 aprile del 1934 da Giovanni e Maria Marzioni, in una famiglia numerosa di mezzadri nella campagna attorno alla chiesetta di San Sisto, ha frequentato le prime tre classi elementari a Scisciano, la quarta, la quinta e le scuole medie a Maiolati ed è entrato da adolescente nel seminario diocesano di palazzo Ripanti a Jesi per gli studi al ginnasio. Gli anni del liceo e i quattro anni della teologia li ha trascorsi nel seminario regionale di Fano. Intanto i suoi genitori con le sorelle Vera e Rina si erano trasferiti a Monte Roberto. È stato ordinato sacerdote dal vescovo monsignor Giovanni Battista Pardini, il 25 agosto del 1957 nella chiesa parrocchiale Santo Stefano di Maiolati Spontini, dove era stato battezzato. Per cinque anni è stato il viceparroco di don Gino Paoletti a San Francesco di Paola a Jesi e celebrava spesso nella piccola e antica chiesa di Santa Caterina alle Valche. È stato nominato poi parroco di San Lorenzo a Mazzangrugno dove è rimasto per sei anni, ha trascorso alcuni anni al Divino Amore prima di essere destinato a Moie, la parrocchia in espansione che comprendeva anche stazione di Castelbellino che non aveva ancora una chiesa. Venticinque intensi anni che lo hanno visto impegnato nel completamento della nuova chiesa Cristo Redentore e nel seguire le attività pastorali come la scuola materna parrocchiale, l’oratorio, la catechesi per i bambini e gli adulti, promuovere le missioni popolari, accompagnare le associazioni e la piccola comunità di Monte Schiavo nei giorni festivi A Stazione si è attivato per la realizzazione della chiesa coinvolgendo tanti uomini nella sistemazione del locale che prima era una fabbrica. Nei primi anni era aiutato dai giovani sacerdoti don Luigi Carrescia e don Fabio Belelli poi chiamava in parrocchia dei sacerdoti stranieri, studenti a Roma, che in estate o nei fine settimana si mettevano a disposizione nelle diverse attività pastorali. In occasione del 50esimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale aveva ricevuto la Cittadinanza Benemerita del Comune di Maiolati Spontini, chiesta il 22 agosto del 2007 dal sindaco Giancarlo Carbini, dall’assessore Umberto Domizioli e dall’ex sindaco Sergio Cascia e concessa all’unanimità del consiglio comunale, “per la sua intensa, proficua e preziosa attività pastorale svolta per oltre venticinque anni come Parroco di Santa Maria delle Moie”. La camera ardente sarà aperta alla casa del commiato Anibaldi e Pandolfi di Moie dalle 15 di oggi fino a dopo le 20. Il funerale sarà a Moie.