"Malato di Sla senza lo Spid: è inaccettabile"

L’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini promette impegno per risolvere l’empasse e aiutare il cuoco jesino e sua moglie

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"Io esisto" l’accorato appello di Antonio Brocani tramite il Carlino, contro una burocrazia che non gli consente di avere lo Spid (strumento oggi necessario per accedere a tanti servizi) perchè non si muove e non può firmare ha fatto arrabbiare mezza Italia. A mobilitarsi ora è anche la Regione Marche che, tramite l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, promette impegno per risolvere l’empasse che impedisce al cuoco jesino malato di Sla da ben 11 anni di avere la sua identità Spid.

"Il fatto che gli enti deputati al rilascio dello Spid non lo forniscano ad Antonio Brocani, attraverso la moglie (Maila Pigliapoco,ndr) che ne ha la procura è inaccettabile" prende posizione l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini sul caso dell’ex chef di Staffolo 61enne malato di Sla e immobilizzato a letto da oltre 10 anni. Antonio e Maila hanno denunciato nei giorni scorsi di non riuscire a ottenere l’identità digitale per la compilazione della dichiarazione dei redditi 730 e per consultare gli esami di laboratorio per i quali per il momento utilizzano la carta d’identità elettronica, sistema che però tra un paio di mesi potrebbe non essere più valido. Il problema, come ha spiegato la moglie Maila Pigliapoco che segue quotidianamente con grande dedizione e amore suo marito, è che non le viene data la possibilità di utilizzare la procura perché non sostituirebbe l’identificazione del soggetto. Ma Antonio, essendo attaccato ad un respiratore, non può alzarsi.

"Ci sono sistemi di riconoscimento tramite telecamera – spiega Maila Pigliapoco – ma quando abbiamo provato ci hanno detto che Antonio avrebbe dovuto parlare oppure firmare. Eppure oggi lo Spid è indispensabile per accedere a qualunque portale pubblico e per l’espletamento di qualunque pratica amministrativa". Momentaneamente Maila è riuscita a tamponare utilizzando la carta di identità elettronica rilasciata dal Comune di Jesi, ma teme che in futuro saranno poche le pratiche che il marito potrà espletare senza Spid. E come darle torto.

"L’Agid, l’Agenzia per l’Italia Digitale, ha stabilito che non si può rilasciare lo spid per procura – conclude Saltamartini – ma bisogna trovare un rimedio a questa stortura. Nelle Marche ci sono circa 150 malati di Sla, e molte altre persone impossibilitate a muoversi ed esprimersi che devono espletare innumerevoli pratiche per procura. Garantisco il mio impegno per trovare una soluzione per le persone che vivono queste problematiche".

Sara Ferreri