Maltempo, colture distrutte e parchi chiusi

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Dopo la bomba d’acqua si fa la conta dei danni a Jesi e fino a San Marcello. Ingenti i danni alle colture, ortaggi, frutta, girasoli e uva in primis con gli agricoltori in seria difficoltà prima per la siccità e il razionamento dell’acqua e ora con gli effetti della grandine che ha fatto cadere frutti (soprattutto pomodori, prugne, pesche, pere ma anche zucchine e fagiolini) e rovinato irreparabilmente le infiorescenze. In città si lavora ancora per tagliare e potare alberi e rami dopo le cadute in strada e resta da mettere mano ad alcuni parchi pubblici che si raccomanda ancora di non frequentare. "Sono stati 35 – spiegano da piazza Indipendenza - i dipendenti del Comune e della partecipata JesiServizi, oltre agli agenti della polizia locale, ai volontari della protezione civile e gli operai della ditta che ha in appalto la manutenzione del verde cittadino. Una task-force imponente quella messa in campo per far fronte ai danni provocati dalla violenza del maltempo di ieri sera (giovedì, per chi legge). Tutte le situazioni più critiche sono state risolte entro venerdì sera, liberando le strade sbarrate da alberi o rami cadute, ripulendo le caditoie che avevano provocato allagamenti, riaprendo i sottopassi rimasti inaccessibili durante tutta la notte, rimuovendo calcinacci su immobili pubblici che avevano registrato danni in particolare nelle coperture, ripulendo le strade da fogliame e ogni genere di ingombro trasportati dal forte vento, ripristinando gli impianti semaforici che erano saltati". "Tutto il personale, in servizio anche oltre il normale orario di lavoro – spiegano dal Comune - continuerà ad effettuare interventi nei prossimi giorni, fino ad occuparsi delle situazioni che non costituiscono pericolo immediato per la pubblica incolumità o limitanti per la circolazione di pedoni e veicoli". Sono stati posti nastri protettivi in diversi parchi in prossimità di alberi pericolanti o rami: qui, a partire da domani saranno operative le autoscale "per togliere tutto ciò che costituisce pericolo e ripristinare la piena fruibilità delle aree verdi". Il sindaco Lorenzo Fiordelmondo, che ha seguito in prima persona le operazioni a partire da ieri sera, ha voluto ringraziare "tutto il personale coinvolto, i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e quanti, a vario titolo, hanno contribuito a far sì che i pur inevitabili disagi per i gravi danni provocati dal maltempo fossero il più possibile attenuati".

Sara Ferreri