Maltratta la figlia che vuol cambiare sesso

In aula emergono anche le violenze sulla moglie: l’uomo è sotto processo con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate

Maltratta la figlia che vuol cambiare sesso
Maltratta la figlia che vuol cambiare sesso

Offese continue, poi le botte durante gli scatti d’ira con le mani arrivate fino a stringerle il collo, il mobilio di casa fatto a pezzi e atteggiamenti violenti anche contro una figlia che avrebbe maltrattato con discriminazioni di genere quando le aveva confidato di voler cambiare sesso. Con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate è a processo al tribunale di Ancona un operaio di 55 anni, di origine campana. Per 20 anni avrebbe fatto passare una vita d’inferno alla moglie, 53 anni infermiera, e ai loro tre figli, quando il nucleo familiare abitava a Cerreto D’Esi. Nell’udienza di ieri la posizione dell’uomo si è ulteriormente aggravata perché la donna, durante una lunga e sofferta testimonianza, ha riferito anche di aver subito violenza sessuale dal marito, soprattutto quando beveva "perché lui doveva sfogarsi e diceva che io dovevo soddisfarlo". Il pm Andrea Laurino ha chiesto per queste dichiarazioni una integrazione al capo di imputazione in riferimento sia alla violenza sessuale che ad altri episodi non presenti nella denuncia originaria presentata dalla presunta vittima a marzo di questo anno. Al processo, arrivato alle testimonianze di madre e figlia, davanti al collegio penale presieduto dalla giudice Francesca Grassi, si è giunti dopo una richiesta di giudizio immediato chiesta dalla procura. L’arco temporale dei fatti va dal 2002 ai primi mesi del 2023. La denuncia della donna risale a marzo di quest’anno, dopo un fatto avvenuto il 28 di febbraio e raccontato ieri in aula sia dalla 53enne che dalla figlia, oggi 16enne. Entrambe sono parti civili nel processo con gli avvocati Tecla Cuicchi e Fabio Grugnaletti.

"Dopo un litigio per dei farmaci da dare a nostra figlia – ha raccontato la donna – lui mi ha messo le mani al collo e mi ha sbattuto contro l’armadio. E’ intervenuta mia figlia che si è presa un calcio al piede riportando una frattura. Ripeteva "questa è casa mia, qui comando io, te ne devi andare via"".La donna ha riferito che il marito, nel 2008, l’avrebbe costretta anche ad abortire. Le violenze sessuali sarebbero iniziate nel 2022, quando l’uomo avrebbe iniziato a bere. Alla figlia che voleva cambiare sesso avrebbe detto "preferisco essere accoltellato che avere un figlio come te". L’imputato è difeso dall’avvocato Ruggero Benvenuto che ha definito le testimonianze "inverosimili, contesteremo ogni elemento emerso". La difesa ha chiesto una integrazione dei testimoni per le nuove accuse sostenute. Prossima udienza il 16 gennaio.

Marina Verdenelli