Mamma di un neonato picchiata a sangue dal compagno

Monte San Vito, i carabinieri arrestano il 30enne e mettono in sicurezza il piccolo e la donna che ha riportato la frattura della mandibola

Non sarebbe stata la prima volta che la donna subiva percosse

Non sarebbe stata la prima volta che la donna subiva percosse

Monte San Vito (Ancona), 19 settembre 2019 -   L’allarme al 112 è arrivato ieri sera quando una donna trentenne ha gridato aiuto, chiamando la centrale operativa dei carabinieri di Jesi che ha subito inviato una pattuglia in soccorso. La giovane donna, mamma di un bambino di poco meno di un anno di vita, era disperata perché il compagno coetaneo la stava picchiando a sangue all’interno della loro abitazione.

I carabinieri della Stazione di Monte San Vito, giunti subito sul posto, hanno immediatamente messo in sicurezza la donna con il neonato e fermato il compagno aggressore, che era in evidente stato di agitazione.

Il 30enne italiano, per cause in corso di accertamento, avrebbe picchiato la moglie fino a fratturargli la mandibola. Da una ricostruzione immediata non era la prima volta che la donna riceveva botte e maltrattamenti. Il 30enne è stato arrestato e trasportato al carcere di Montacuto in attesa della convalida della misura precautelare, richiesta dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Ancona.