"Manca personale ovunque, è un dramma"

Il direttore di Confcommercio Marche, Massimiliano Polacco: "Chi ha esercizi con tanti familiari può fare ricorso a loro. Gli altri no"

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di Silvia Santini

Sulla difficoltà a reperire personale da parte di ristoratori, stabilimenti e tanti altri esercizi, anche il direttore di Confcommercio Marche Massimiliano Polacco conferma e manifesta la sua preoccupazione.

Quale settore è colpito da questo problema?

"Tutti i settori sono colpiti, quasi tutte le professionalità risentono di questo problema. L’altro giorno ero con rappresentanti di un’azienda del settore farmaceutico che lamentavano di non trovare farmacisti. E li avrebbero pagati anche bene. Non è vero infatti che il problema è il basso stipendio. La situazione è drammatica. Abbiamo organizzato anche il talent day per cercare di fare domanda e offerta nel settore dei pubblici esercizi e dell’alberghiero. Detto questo, il settore più colpito è quello dei pubblici esercizi e l’accento è sugli stagionali".

Quali ricadute per gli esercizi?

"Le ricadute sono importantissime, persino il Ministero del Turismo è intervenuto dicendo che la situazione diventerà ingestibile. Chi ha esercizi con tanti familiari può fare ricorso a loro ma gli altri no".

Quale potrebbe essere il motivo?

"In questi due anni di chiusure alcune persone si sono spostate o hanno cambiato lavoro perché non potevano aspettare la stagione che non c’era. Poi c’è un altro problema, duplice, la questione reddito di cittadinanza e la Naspi. Non vengono controllati perché se ad esempio quest’ultima lo fosse come avviene nel resto del mondo, i problemi non ci sarebbero. Se una persona trova lavoro o un lavoro in nero, la disoccupazione viene subito tolta. Da noi mancano i controlli. Il problema comunque è generalizzato e complesso, accentuato dalla pandemia con persone che sono rimaste a casa, abituate a restarci, ma quando si apre una stagione si sente in maniera molto forte". Cosa fare per affrontare il problema?

"Come diceva l’altro giorno lo chef Cedroni ai nostri Stati generali, dato che segue questo problema anche a livello nazionale, il problema nella cucina si sente meno perché molte persone vogliono stare vicino allo chef mentre nella sala è accentuato. C’è grande difficoltà a trovare camerieri. Chi ha creato il problema deve affrontarlo in maniera strutturale. Se uno strumento non ha funzionato va modificato o rivisto".

Come sarà il turismo quest’estate?

"La stagione è partita da pochissimo, vedremo, per ora c’è grande entusiasmo e qualche nube per quanto riguarda gli stabilimenti balneari perché escono da un caos legislativo che se l’Italia avesse voluto fare di peggio difficilmente ci sarebbe riuscita. E’ sempre più distante dalle imprese. Vediamo un turismo in crescita e un flusso che dovrebbe superare le aspettative. La stagione estiva che si sta aprendo seguirà il percorso del 2021 con nuovi flussi che dovrebbero venire dall’estero da Germania e Olanda e che potranno già partire da giugno. Stiamo recuperando un turismo italiano che stavamo perdendo, siamo stati riscoperti da una buona parte del turismo italiano. Da adesso in poi bisogna iniziare a lavorare sul turismo estero perché quella sarà la sfida del prossimo anno".