Mancano medici, arrivano borse per 6 milioni "Così gli ospedali non avranno più carenze"

Le Marche investono soprattutto a Torrette, la soddisfazione di Regione e Università, gli specializzandi avranno 152 chances

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di Pierfrancesco Curzi

Deficit di medici, tra medicina di base e specializzazioni, Regione e Università di Ancona corrono ai ripari. Dopo le misure ‘leggere’ e ininfluenti presentate la settimana scorsa per affrontare la carenza di personale medico negli ospedali, specie nei pronto soccorso, ora da Palazzo Leopardi si fa sul serio. Investiti 6,6 milioni di euro per borse di studio dedicate ai futuri medici di famiglia e contratti di formazione per gli specialisti: in totale ci sono 152 chance per altrettanti giovani medici specializzandi del territorio, 110 borse di studio per i medici di base e 42 per le specialità. Un cambio di passo rispetto agli anni scorsi, anche pre-pandemia, ma soprattutto una visione di medio-lungo periodo per affrontare un’emergenza che morde adesso. Gli ospedali si svuotano di personale sanitario. Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha parlato di giornata importante, ma il suo assessore alla sanità, Filippo Saltamartini, si è addirittura spinto oltre: "Siamo alla svolta, quasi non ci credo. Da oggi le piccole Marche vanno in soccorso dell’Italia in difficoltà che con la Spending review non consente alle regioni di investire _ ha detto Saltamartini che poi si spinge oltre _. Tra 12-18 mesi nei pronto soccorso delle Marche non ci saranno più carenze di medici. Intanto dalla prossima settimana saremo a bussare alla porta del governo durante la Conferenza Stato-Regioni per ridiscutere il contratto dei dirigenti medici. Il nostro obiettivo è tutelare i lavori e dunque i turni usuranti". Calcolatrice alla mano la Regione sborserà 6.608.000 euro di risorse proprie, oltre il fondo sanitario con l’obiettivo di combattere il depauperamento professionale e favorire il ricambio generazionale del sistema sanitario regionale: "Oggi diamo una notizia positiva. Per la prima volta - ha spiegato il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori - la Regione ha aggiunto un numero molto consistente di borse di studio passando dalle 4 o 5 annuali a 42. Tutto questo è stato fatto in collaborazione con il nostro ateneo e in particolare con la facoltà di medicina e chirurgia diretta dal preside Mauro Silvestrini. Offriamo nuove opportunità ai nostri studenti e alle nostre studentesse diventati medici. Si tratta di una risposta alle nostre comunità ai nostri territori e a questa esigenza di salute sempre più forte. Mancano i medici e dobbiamo intervenire". Si prevede che al 2030 oltre il 20% dei medici marchigiani verrà collocato in quiescenza, con incidenza ancora maggiore nelle discipline ospedaliere legate all’emergenza urgenza e nella medicina generale. Il numero di borse di studio per medici di medicina generale e di contratti di specializzazione non coprono il reale fabbisogno.