"Mancano più medici, ma la colpa è di altri"

L’ex consigliere regionale. Volpini del Pd: "Prima eravamo. noi a sbagliare, adesso. scaricano sui dirigenti"

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Sanità, Volpini si toglie qualche sassolino: "Prima colpa nostra, ora di dirigenti e di qualche posizione organizzativa". Sulla sanità il Pd ha organizzato oggi alle 18 a Palazetto Baviera un incontro che avrà come tema la situazione della sanità a Senigallia e il territorio, alla luce delle indicazioni contenute nel PNRR e dei provvedimenti presi dalla Regione Marche e dal comune di Senigallia. Anche il Comitato a difesa dell’Ospedale è tornato sul piede di guerra denunciando la difficile situazione in cui versa il laboratorio analisi, sempre più a corto di personale. Ad imputare responsabilità alla precedente Amministrazione è stato anche il Tribunale del Malato che da anni denuncia l’immobilità della politica nei confronti dello smantellamento dell’Ospedale. "Prima il deficit di personale riguardava: un medico al Ps, due infermieri in Medicina, un tecnico al laboratorio Analisi e poi… si è rotta la Tac, non funziona l’ascensore del monoblocco, è fulminata la lampadina del magazzino, è andato in pensione un medico di famiglia. La colpa è di Mangialardi e Volpini – si legge nel post che l’ex consigliere regionale e candidato a sindaco Fabrizio Volpini ha pubblicato sul suo profilo Facebook - Adesso: mancano tre medici al Ps, due infermieri in Neurologia è di nuovo rotta la Tac, l’ascensore continua a essere difettoso, i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta vanno in pensione a raffica e la colpa è dei dirigenti e di qualche PO ( posizione organizzativa)…".

Sull’ospedale è intervenuto anche il sindaco Massimo Olivetti: "La posizione del Comune è diversa da quanto avveniva in precedenza – spiega – il problema è sentito. A bilancio ci sono i fondi per l’intervento strutturale e sulla mancanza di personale stiamo lottando e speriamo di essere ascoltati". In difficoltà non c’è solo la spiaggia di velluto ma tutto il suo territorio, due settimane fa la notizia della chiusura del reparto di radiologia dell’ospedale di Comunità di Arcevia, un supporto importante per il Principe di Piemonte che resta sempre più solo.

All’orizzonte c’è una stagione estiva che sarà difficile da affrontare in queste condizioni, soprattutto per quanto riguarda l’emergenze con un Pronto Soccorso che garantisce una turnazione con i medici reclutati con ordini di servizio. Non vanno meglio le liste di attesa che si allungano a causa della mancanza di personale e la conseguente impossibilità di soddisfare la domanda.