
Imbrattata con lo spray nero la facciata di Jesi dedicata alla vittoria dell’Italia agli Europei 2021, l’amico del cuore: "L’ho sentito 15 giorni fa".
L’altra volta, se non altro, erano stati facili profeti azzeccando quello che ai più era parso, in tempi non sospetti, il più improbabile dei pronostici: ‘perderai pure con Macedonia’ (avercelo a fianco uno così al momento di compilare la schedina del totocalcio o di scegliere i cinque numeri da piazzare sulla ruota del Lotto)... No, stavolta lo ‘sgarbo’ al murale di Via del Prato dedicato a Roberto Mancini all’indomani della vittoria degli Europei 2021 (al primo impatto non proprio il massimo, honny soit ... anche a detta del passante più distaccato sotto l’aspetto estetico) e fatto oggetto in precedenza delle attenzioni dei soliti ignoti, è limitato a una serie di geroglifici ad inchiostro scuro con temi e soggetti variabili tra il sacro e il profano.
Come tutte le opere firmate da ignoti rigorosamente in incognito si potrebbe tranquillamente soprassedere, stante la notorietà del personaggio jesino doc ed ex c .t. della nazionale una lettura, in parte sorprendente, si impone. Tralasciando i simboli fallici innocui ‘riempitivi’, ecco il triplice 6 dai due significati: la ‘bestia’ personaggio satanico secondo i canoni del cristianesimo, e l’incoraggiamento a ricentrarsi’, l’ossessione di fare tutto bene e di prendere le cose troppo sul serio, nel significato spirituale. Nella certezza che ognuno possa trarre le dovute, più o meno opportune, conclusioni sull’ultima (ultima?!?) impresa dei soliti ‘ignoti’ (superfluo ricordare che a Jesi dare di ‘bestia’ a qualcuno significa riconoscergli grinta, capacità, carattere, personalità per non dire chi vive l’ossessione della perfezione sul lavoro), lui Roberto Mancini, chiusa in anticipo l’esperienza con la Nazionale saudita, continua a vivere l’estemporanea quanto provvisoria esperienza di pensionato di lusso.
"Ci siamo sentiti l’ultima volta un paio di settimane fa – racconta Bruno Sassaroli fedele amico d’infanzia – credo che in questo momento sia all’estero, non saprei di preciso dove, di sicuro in giro per l’Europa per la sua professione. Lo conosciamo Roberto, è uno che proprio non ce la fa a stare fermo, ogni tanto fa una capatina in città, arriva senza preavviso, spesso me lo trovo qui in negozio oppure in giro per il Corso". Dopo l’addio agli Emirati si è parlato a lungo di un probabile ritorno sulla panchina di qualche squadra italiana. "Quando c’è di mezzo l ex c.t. Della nazionale i giornali non si fanno pregare, appena tornato si era parlato di una chiamata della Roma, qualcuno aveva già scritto la durata e la cifra del contratto. "Nessuno mi ha cercato", ci siamo fatti delle belle risate con Roberto. Volete sapere l’ultima? Giorni fa girava una sua foto abbracciato con una ragazza: la nuova fiamma di Mancini, hanno scritto, sapete chi era? La figlia".