Marcello Tavio positivo al Coronavirus, colpito il numero uno degli esperti infettivologi

Stando a fonti ospedaliere il medico risulterebbe asintomatico e sta svolgendo il suo periodo di isolamento fiduciario

Positivo al Coronavirus l'infettivologo Marcello Tavio

Positivo al Coronavirus l'infettivologo Marcello Tavio

Ancona, 2 novembre 2020 - Il Coronavirus colpisce ancora all’ospedale di Torrette e stavolta il contagio è ‘eccellente’. Il tampone a cui si è sottoposto all’inizio della settimana scorsa ha confermato la positività del dottor Marcello Tavio, infettivologo di fama internazionale, presidente della Simit (Società italiana malattie infettive e tropicali) e primario della divisione di malattie infettive dell’ospedale di Torrette. Stando a fonti ospedaliere Tavio risulterebbe asintomatico e sta svolgendo il suo periodo di isolamento fiduciario in attesa della negatività del tampone di controllo e il conseguente ritorno in corsia.

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In una recente intervista rilasciata proprio al nostro giornale, il dottor Tavio aveva lanciato una serie di messaggi importanti. Si era in una fase non di forte allarme come il presente, ma la curva dei contagi iniziava a salire in maniera costante. Il luminare inviata a mantenere comportamenti idonei e a non sottovalutare assolutamente il rischio di un brusco ritorno nell’incubo della pandemia, cosa puntualmente avvenuta. In quei giorni il suo reparto ospitava pochi pazienti, oggi sia la divisione che la clinica di malattie infettive, diretta dal collega Andrea Giacometti, sono sature. Non si deve parlare di un collasso della situazione, ma di forte sofferenza.

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I 40 posti complessivi in attesa dei lavori, partiti con fortissimo ritardo, in grado di allargare il bacino di pazienti, sono costantemente pieni e si è formata una sorta di ‘lista di attesa’ visto l’invio di pazienti sintomatici da diversi centri ospedalieri della regione. Entrambi sono pieni ed esclusivamente di pazienti Covid, con tutte le altre patologie al momento ‘congelate’, a conferma della delicatezza del momento.

L’altro grosso problema è la mancanza di strutture dove inviare i pazienti che non hanno più bisogno di restare in ospedale , ma essendo ancora positivi hanno comunque bisogno di essere monitorati. La struttura post-acuzie di Chiaravalle è stata attivata ma non al massimo della potenzialità. Senza dimenticare le persone positive al Coronavirus non più sintomatiche ferme in pronto soccorso perché, non avendola possibilità di svolgere la quarantena in isolamento, sono costretti a restare in isolamento a Torrette. Pronto soccorso ormai trasformato di nuovo in area Covid separata da quella per i cosiddetti pazienti ‘puliti’. I posti disponibili per i pazienti con Coronavirus sono costantemente occupati.