Marche ancora in zona arancione: "Situazione paradossale"

Due parametri sono rientrati sotto la soglia ma servono due settimane così. Critico il governatore Acquaroli: "Un provvedimento ormai sorpassato"

Francesco Acquaroli, presidente delle Marche

Francesco Acquaroli, presidente delle Marche

Ancona, 14 febbraio 2022 - Numeri da zona gialla ma le Marche rimangono arancioni anche per questa settimana. Le fasce di colore infatti "valgono per due settimane – spiega il presidente della Regione Francesco Acquaroli – me lo ha confermato il ministro Speranza". "Per uscire dalla zona arancione serve avere due rilevazioni rientranti nei parametri sotto la soglia – aggiunge il governatore – Già in questa settimana i parametri sono rientrati". Sabato il tasso di occupazione nelle terapie intensive era al 18,5% (la soglia da non superare è il 20%), mentre in area medica era al 29,3% (qui la soglia non deve superare il 30%). Il dato di ieri era a 44 ricoveri con un tasso del 17,2% in terapia intensiva (che ha un totale di 256 posti letto) e 299 ricoverati in area medica per un tasso del 29,1% (qui i posti letto disponibili sono in tutto1.027).

"Questo provvedimento appare fuori dalla fase che stiamo vivendo – ha precisato Acquaroli – e purtroppo sembra di vivere una situazione paradossale, con l’utilizzo di un metodo che era stato ideato in una fase di assoluta emergenza ma che adesso sembra del tutto sproporzionato". Per i vaccinati e possessori del super green pass (che si può avere anche solo con la guarigione da Covid) in zona arancione non cambia nulla. Le restrizioni, la più incisiva è quella di non lasciare il proprio comune, riguarda i non vaccinati e chi non ha il super green pass. Da domani scatterà l’obbligo del super green pass per gli over 50 per accedere al posto di lavoro. Ad oggi sono quasi 40mila (39.801) i marchigiani non vaccinati di età compresa tra i 50 e i 69 anni. La maggior parte di loro è residente nella provincia di Macerata, segue Pesaro-Urbino, Fermo, Ascoli e ultima Ancona con 4.356. Il presidente della piccola industria di Confindustria non è preoccupato. "Non credo che andremo incontro a grandi criticità – dice Diego Mingarelli – gli imprenditori si sono ben organizzati".

Di diverso avviso i sindacati. "C’è qualcuno che aspetta la messa in commercio della pillola anti Covid – spiega Tiziano Beldomenico della Fiom Cigil – pensando che possa sostituire il vaccino". Sul ruolo degli imprenditori in questa fase, Marco Pierpaoli, segretario della Confartigianato regionale, ha una sottolineatura: "Sono costretti a essere controllori e rischiano la multa se il dipendente viene trovato sul posto di lavoro senza il green pass rafforzato. In questo modo, però, continuano a pagare un duro prezzo per la crisi".

Intanto il numero dei ricoveri per Covid-19 nelle Marche scendono. Stando ai dati forniti ieri dall’osservatorio epidemiologico i pazienti ricoverati sono 343, meno uno rispetto a sabato e l’incidenza di positivi su 100mila abitanti è scesa a 1.161,58 rispetto a 1.185,95. Sei le persone decedute (tutte con patologie pregresse), il totale delle vittime da inizio pandemia sale a 3.508.

Sul fronte contagi ne sono stati rilevati 2.153. Le Marche torneranno in zona gialla dal 21 febbraio se i dati in discesa verranno confermati anche per questa settimana. In provincia di Ancona sono stati rilevati 556 positivi. Ancora nella fascia 25-44 anni il numero più alto di contagi.

ma. ver.