"Marche sveglia, il cinema bussa qui"

L’anconetano Paolo Maria Spina, produttore cinematografico, sprona la Regione a non perdere le tante occasioni

"Marche sveglia, il cinema bussa qui"
"Marche sveglia, il cinema bussa qui"

La sua casa di produzione, la Revolver, è a Roma. Lui ora è di stanza a Berlino, ma l’anconetano Paolo Maria Spina in realtà è sempre in giro per il mondo, pur non dimenticando mai la sua città, dove ha portato a girare un certo regista di nome Krzysztof Zanussi. Spina è fresco reduce dal ‘South by Southwest’ di Austin, in Texas, e sta lavorando a progetti importanti come ‘Behind the Mountains’ di Mohamed Ben Attia. "E’ il terzo film che giro in Tunisia – spiega – Paese con cui collaboro dal 2016. Il soggetto era molto poetico, il regista era già il più importante del NordAfrica, pluripremiato a Berlino e Cannes. Ora è alle selezioni per Cannes, ma anche Venezia è interessata. Tra i produttori c’è la società dei fratelli Dardenne, in Belgio".

Come nasce il ‘viaggio’ ad Austin?

"Durante la Berlinale mi hanno chiamato dal Ministero degli Esteri e dall’Istituto del Commercio Estero di Los Angeles, per recarmi al ‘South by SouthWest’, evento mondiale di cinema e musica. Ho esposto l’esperienza della realizzazione della colonna sonora dell’ultimo film di Zanussi, co-prodotto con l’ausilio fondamentale di tecnici e musicisti marchigiani e i Comuni di Osimo e Recanati. Quel festival è focalizzato sulle colonne sonore, per cui ho promosso le Marche dal punto di vista degli ottimi fonici, organizzatori, orchestre e musicisti di cui ancora disponiamo, malgrado tutto. Ho cercato di ‘acchiappare’ co-produzioni americane e canadesi per l’Italia. Ho un’agenda fitta di appuntamenti con majors e mini-majors".

Di concreto cosa c’è?

"In aprile dovremmo iniziare i sopralluoghi per un film indie americano di genere dramedy-family tra Morro D’Alba, Jesi e dintorni, dove gli assessori Boldreghini e Tesei si sono dimostrati splendidamente ospitali e costruttivi. Uso il condizionale, in quanto tutti speriamo che la Regione finalmente dia una mano, altrimenti dovremo spostare questo, come altri progetti, italiani, europei ed americani, in altre regioni".

Lavorare con la Russia è diventato un problema?

"Temevo che i miei rapporti con la Russia, con cui ho co-prodotto quattro film negli ultimi anni, avrebbero creato intralci diplomatici, invece è andato tutto liscio per i documenti per gli USA. Credo di essere l’unico produttore in Europa occidentale che riesce ancora a lavorare con tutti: americani, russi, ucraini...".

Magari quelli uniti dal desiderio di pace?

"Sì, a differenza dei governi. La guerra è in atto dal 2014, e non da un anno come in troppi raccontano. Stiamo ultimando un film dell’ucraina Daria Onyshchenko sul pittore dell’avanguardia suprematista Malevich, di Kiev, e un’opera prima kazako-russa, di una studentessa-regista del VGIK di Mosca, la prima accademia nazionale di cinema al mondo, fondata da Eisenstein, con cui collaboro da tre anni".

Lei lavora con Zanussi da 11 anni. Il Maestro potrebbe tornare da noi?

"Stiamo sviluppando il quarto film insieme, su alcuni momenti oscuri della vita di Zygmunt Baumann durante la seconda guerra mondiale. Il progetto potrebbe portarci di nuovo ad Ancona, o in altre località delle Marche, in quanto prevede anche alcune scene ambientate in un teatro".

Come regione siamo ‘all’altezza’?

"Se le Marche si decideranno finalmente a non essere più la ‘Bella Addormentata’ d’Italia, si potrà fare, altrimenti si girerà altrove, e lavoreranno maestranze di altre regioni. Intanto ‘Perfect Number’ di Zanussi, che ha vinto il festival portoghese FantasPorto, è stato venduto in vari Paesi. Durante il Trieste film festival Alpe-Adria il regista ha vinto il premio ‘Eastern Star’, dato a importanti personalità del cinema che si pongono come ponte culturale tra est e ovest. Sarebbe ‘carino’ che le Marche, e magari Ancona, gli conferissero un’onorificenza, visto che si è affezionato ai nostri luoghi, e ha completato da noi due dei suoi ultimi tre film, che hanno portato immagini e professionalità della regione nei principali festival mondiali. Intanto immagini di Ancona, del Conero e del teatro di Osimo sono stati visti ad Austin".

Raimondo Montesi