Marchigiani al top: la spesa agroalimentare sempre più sostenibile

La sostenibilità guida sempre più le propensioni dei marchigiani in fatto di spesa agroalimentare e, insieme alle attenzioni verso l’ambiente, si arricchisce di importanti componenti sociali. Prima ancora di fattori come marca e packaging, quasi un abitante delle Marche su quattro (22%) considererebbe molto importante nelle decisioni di acquisto la trasparenza sia sulle origini sia sulle modalità di produzione, allevamento e coltivazione a cui si aggiungono, per uno su otto (12%), anche valori come la tutela delle condizioni di lavoro delle persone nelle filiere. Lo rileva l’Osservatorio Reale Mutua sull’agricoltura in collaborazione con Slow Food. Questo approccio responsabile e consapevole si traduce in un’elevata propensione all’acquisto di prodotti del territorio (29%), considerati garanzia di cibo sano e sostenibile. Largo anche ai prodotti di stagione (27%), anche per sostenere le economie agricole locali e perché ritenuti più buoni di quelli fuori periodo.

Nella settimana tipo, più di otto marchigiani su dieci (86%) preferiscono i cibi freschi a quelli precotti, pronti o surgelati e se il supermercato resta il canale preferito (55%) una fetta consistente guarda anche a mercati di zona (29%) e botteghe di quartiere (25%). Circa uno su quattro (22%) dichiara di consumare frutta più volte al giorno, e un altro 33% una volta al giorno. La verdura si attesta al 29% e 33% (una sola volta al dì). Pasta e riso sono consumati una volta al giorno dal 39%, il 37% mangia i legumi due o tre volte a settimana, sensibilmente meno i cereali (22%). Il pesce finisce nel piatto del 39% una volta a settimana, con la stessa frequenza consuma carne rossa il 24%, mentre la carne bianca è mangiata due o tre volte a settimana dal 47%. "La sostenibilità è un motore di benessere per il pianeta, la società e le persone ed è positivo rilevare un’importante sensibilità a questo tema anche nelle scelte alimentari – commenta Michele Quaglia, direttore commerciale e brand del gruppo Reale –. Come Reale Mutua siamo storicamente legati al mondo dell’agricoltura e da sempre a fianco delle persone per proteggere la loro salute". "Inizia a diffondersi anche la consapevolezza che un regime alimentare è sano non solo quando è adeguato dal punto di vista nutrizionale, ma se promuove la salute umana e rispetta quella del pianeta" commenta Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia.