Ancona, Marco Raffaeli torna a casa. Odissea a Bali finita

Il giovane è atterrato all'aeroporto di Falconara ed è stato trasferito a Torrette. Grande commozione di parenti e amici

Gli amici accolgono Federico, appena sceso dall'aereo

Gli amici accolgono Federico, appena sceso dall'aereo

Falconara Marittima (Ancona), 25 maggio 2020  - Odissea finita per Marco Raffaeli: il 31enne di Marzocca (Senigallia) è atterrato a mezzanotte spaccata all'aeroporto di Falconara ed è stato trasferito all'ospedale di Torrette, dove proseguirà il percorso clinico tramite gli specialisti della struttura sanitaria regionale. Il volo di Stato inviato dalla Farnesina che lo ha prelevato da Bali - luogo in cui era rimasto gravemente ferito in un incidente col motorino lo scorso 21 aprile - è stato condotto da quattro piloti dell'Aeronautica militare italiana. A bordo anche il fratello di Marco, Federico, oltre all'equipe medica condotta dal dottor Paolo Riondino e dall'infermiere Renzo Donzelli che hanno vegliato su di lui. Marchino è partito stamattina dall'Indonesia ed è arrivato dopo quasi 20 ore di viaggio (considerati pure gli scali a Phuket, in Thailandia, e Dubai, Emirati Arabi). Per riportarlo a casa c'è voluto un immenso sforzo organizzativo e un efficace coordinamento tra le parti quali il Ministero degli Esteri, l'Ambasciata italiana di Giacarta, le autorità locali e i legali. Senza dimenticare l'apporto decisivo di parenti e amici che hanno tifato per lui dalla Penisola sin dal primo minuto, promuovendo una raccolta fondi di oltre 100mila euro e mobilitando perfino vip e calciatori.

 

Commossa la famiglia, che lo ha aspettato in un mese di autentico calvario. Nel piazzale del ‘Sanzio’ c’erano proprio tutti. Papà Carlo e mamma Rita, che hanno ringraziato e pianto di gioia, il fratello Andrea e la sorella Eleonora con le rispettive famiglie. E anche gli amici, che sono rimasti dall'altra parte del gate senza la possibilità di vederlo (le restrizioni per l'emergenza Covid-19 impongono questo). Ma con il naso all'insù in attesa dell'atterraggio del velivolo. E quando l’aereo ha fatto capolino nel cielo limpido e stellato, da loro è nato spontaneo un lungo ed emozionante applauso.

 

Il primo a scendere dalla scaletta è stato Federico: “L’essere a casa ci dà una sensazione di sicurezza – ha commentato a caldo, con in spalla due grosse valige visto che lui vive in Australia ed è stato l’unico che è riuscito a raggiungere Marco a Bali -. Abbiamo ricevuto un’accoglienza splendida. È emozionante vedere così tanta gente che ti aspetta, come è stata meravigliosa la vicinanza che tutti ci hanno mostrato in questo mese”. Le condizioni del giovane di Marzocca restano da monitorare, ma in Italia sarà seguito da un team di professionisti con la massima attenzione. “Secondo le stime dei medici, Marco si rimetterà – ha aggiunto Federico -. Per questo siamo molto fiduciosi, ma ci vorrà del tempo”.

 

Quindi è uscito lui, su una barella, ancora immobilizzato e sotto stretta osservazione del personale. Lo hanno caricato immediatamente sull’ambulanza del 118 e, dalla pista dell’aeroporto, è stato trasferito verso l’ospedale di Torrette. In una corsa contro il tempo che però, adesso, profuma di speranza. Perché l’hashtag nato un mese fa al grido di #riportiamoacasaMarchino, ora, non è più uno slogan per i social. Ma è una incredibile realtà. Marchino è qui. Bentornato.