Ancona, in cantina c'era una serra di marijuana

Arrestato dalla Finanza un 31 enne: è stato incastrato da un cane antidroga

Ventilatori, luci, manuali d’istruzione e cinque piante di marijuana

Ventilatori, luci, manuali d’istruzione e cinque piante di marijuana

Ancona, 20 aprile 2018 - Nel sottotetto-cantina aveva riprodotto l’ambiente ideale per coltivare una vera e propria piantagione di marijuana. Il raccolto di droga sarebbe scaturito da cinque piante ben formate, alte oltre 180 centimetri. Ecco la seconda attività dell’operaio-coltivatore diretto di sostanza stupefacente, specializzato in serre attraverso la realizzazione di un micro-clima perfetto. Una serra altamente professionale seppur di matrice domestica, tirata su con le proprie mani e dopo aver appreso le nozioni da diversi manuali del perfetto coltivatore.

Manuali d’istruzione sulla coltivazione della marijuana
Manuali d’istruzione sulla coltivazione della marijuana

Il gruppo di Ancona delle fiamme gialle era supportato dalle unità cinofile e proprio uno dei cani in servizio ha subito fiutato qualcosa di strano. Tracce di marijuana, nulla di più, ma tanto è bastato per convincere i finanzieri ad allargare il servizio ad una perquisizione domiciliare.

E proprio in casa è partito il sopralluogo. Qui i Baschi Verdi hanno trovato alcuni grammi di hashish, semi di cannabis, un bilancino di precisione e soprattutto alcune guide e la strumentazione per coltivare delle piante. Qualcosa non tornava e i sospetti degli inquirenti hanno preso forma una volta aperta la porta del disimpegno di pertinenza del soggetto, ubicato all’ultimo piano. Una specie di cantina dove il 31enne aveva costruito la serra, riproducendo le caratteristiche perfette, tra riscaldamento, umidificazione, ventilazione, irrigazione, addirittura la giusta illuminazione. Tutto regolato da una strumentazione altamente professionale e anche piuttosto costosa. I finanzieri hanno sequestrato anche un telefono ed un pc cje potrebbero servire per ricostruire ed allargare l’indagine.

L’obiettivo degli inquirenti è capire a quali canali l’operaio anconetano era legato. In attesa degli sviluppi di indagine, il 31enne - sposato e con figli - è stato arrestato per coltivazione di sostanze stupefacenti, la cui pena può variate da un minimo di sei ad un massimo di vent’anni. L’attività svolta testimonia il costante presidio esercitato da parte della Guardia di finanza sul territorio per contrastare un fenomeno, quello dello spaccio e del consumo di droga, che ha una forte pericolosità sociale.