Ostra, marito e moglie muoiono a 10 ore di distanza

Diolete e Irene tra un mese avrebbero festeggiato 63 anni di matrimonio

Irene e Diolete, morti a Ostra a 10 ore di distanza

Irene e Diolete, morti a Ostra a 10 ore di distanza

Ancona, 15 marzo 2017 - Marito e moglie muoiono a distanza di dieci ore, tra un mese avrebbero festeggiato 63 anni di matrimonio. Questa mattina alle 10 i funerali nella Basilica di Santa Croce. Diolete, classe ‘24, fu uno dei primi barbieri di Ostra ed è stato il suo lavoro a fargli incontrare Irene, sei anni più giovane, che sposò il 19 aprile del 1954. Tra loro fu un colpo di fulmine che durò tutta la vita. Irene lavorò al fianco di Diolete fino al 1968 anno in cui decise di dedicarsi alla famiglia e ai loro tre figli: Sonia, Rosalba e Giorgio.

Ed è proprio quest’ultimo che ha seguito le orme del padre diventando anche lui barbiere. Irene e Diolete non avrebbero potuto vivere l’uno senza l’altro, ma ad anticipare il dolore è stato il destino: sono morti l’uno a distanza di quasi dodici ore dall’altra. Irene si è spenta nel tardo pomeriggio di lunedì, i figli non hanno avuto nemmeno il tempo d’informare il padre della grave perdita che lui si è spento poche ore prima che sorgesse il sole. «Neanche la morte è riuscita a separarvi. Ciao mamma ciao babbo», il pensiero del figlio Giorgio su Facebook.

Il sindaco e l’Amministrazione comunale porgono sincere e sentite condoglianze ai figli e alle loro famiglie con questo pensiero: «‘Fai finta che solo per noi due passerà il tempo ma non passerà questa lunga storia d’amore’ scriveva Gino Paoli. Così più di sessant’anni di matrimonio si sono succeduti, parecchi in via Boccetta, dentro il cuore di Ostra e seminando e raccogliendo, in questo lungo percorso, nei cuori di tantissimi di noi, simpatia e affetto.

Irene e Diolete aspettavano l’ennesima primavera: si sarebbero seduti davanti al portoncino di casa all’ombra del vicolo stretto con un libro lui e con l’ansia delle cose da fare e la loquace elocuzione rivolta ai passanti lei. Tante imprese alle spalle: lavorative, associazionistiche, goliardiche, domestiche, ma sempre con tinte pastello, quelle delicate e sfumate di una generazione diversa da quella delle fluorescenze attuali. Poche righe per salutarli, perché insieme si sono congedati dal nostro tempo e per stringerci intorno ai familiari, figli, nipoti, pronipoti»