Jesi, mille mascherine regalate all'ospedale

L’azienda Cat le ha inviate per il personale sanitario impegnato in prima linea all’ospedale Urbani

Le mascherine acquistate dalla Cat di Jesi e poi consegnate all’ospedale Urbani

Le mascherine acquistate dalla Cat di Jesi e poi consegnate all’ospedale Urbani

Jesi (Ancona), 25 marzo 2020 - Un carico di mascherine è arrivato per ospedali e aziende. Una fornitura di mille mascherine ffP3, sigla che sottolinea la massima protezione possibile, è destinata all’ospedale "Carlo Urbani" di Jesi.

Dono della Cat impianti, aziende jesina attiva, anche in questi giorni, nel settore dell’impiantistica tecnologica di riscaldamento condizionamento specializzata in ambito bancario ed ospedaliero. La Cat non rientra tra le aziende chiuse dalla stretta dell’ultimo decreto del Governo, e così continua a fornire assistenza per le manutenzione degli impianti elettrici. Il carico è arrivato l’altro ieri nell’ospedale jesino, in trincea come tanti per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, per merito di Mirko Panzarea, titolare della Cat.

"Fin dai primi giorni dell’emergenza avevamo pensato di dare una mano con una donazione – spiega –. Così ci siamo messi in contatto con un medico della struttura chiedendogli come potevamo essere utili". Mascherine, dispositivi per la protezione di medici e infermieri per preservare la salute di chi opera in prima linea. "Abbiamo contattato diversi fornitori finché, con il supporto di Confindustria che ringraziamo per averci aiutati nella ricerca, non le abbiamo trovate in Cina e le abbiamo acquistate – prosegue Panzarea –. Con le difficoltà dei collegamenti abbiamo impiegato quasi una settimana a farle arrivare ma finalmente siamo riusciti a consegnarle".

Un gesto di grande generosità mentre il lavoro va avanti. "Per noi lavorano 35 persone e circa la metà sono state dirottata al servizio assistenza. In azienda abbiamo adottato tutte le misure di sicurezza. La grande sensibilità di tanti imprenditori locali dimostra volontà e spirito di appartenenza del mondo imprenditoriale verso i propri territori".

Un’altra azienda invece si è fermata nel rispetto dell’ultimo Dpcm e ha donato mascherine alle famiglie degli operai, oltre a stipulare un’assicurazione per gli stessi sul rischio di infezione da Coronavirus.

E’ la Ask di Monte San Vito che produce dispositivi acustici. "Oggi ci sentiamo di dire grazie alla ditta Ask – dicono le sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm di Ancona –. Tante volte siamo stati critici, sempre nel rispetto dei ruoli, e magari ci troveremo a farlo nuovamente. Oggi per onestà intellettuale ci sentiamo invece di lodare pubblicamente il comportamento di quest’azienda che oltre a decidere di fermare le produzioni fino al 3 aprile, come indicato dal decreto emanato dal presidente del Consiglio (decreto che tante aziende stanno cercando di forzare per aggirare l’obbligo), ha distribuito alle famiglie dei propri dipendenti delle mascherine e allo stesso tempo ha stipulato un’assicurazione. Noi pensiamo che in questa fase siano i gesti concreti a fare la differenza".