GIUSEPPE POLI
Cronaca

Maturità, all’uscita da scuola. Rispetto e social i più gettonati: "Sono temi a noi molto vicini. Quegli autori mai studiati"

Siamo andati ai licei Rinaldini e Mannucci per sentire le prime impressioni degli studenti. Ora toccherà alle prove di indirizzo, quelle che metteranno alla prova la preparazione specifica .

Siamo andati ai licei Rinaldini e Mannucci per sentire le prime impressioni degli studenti. Ora toccherà alle prove di indirizzo, quelle che metteranno alla prova la preparazione specifica .

Siamo andati ai licei Rinaldini e Mannucci per sentire le prime impressioni degli studenti. Ora toccherà alle prove di indirizzo, quelle che metteranno alla prova la preparazione specifica .

Si sono ritrovati ieri mattina sui banchi di scuola per fronteggiare il primo scoglio di questa Maturità 2025, la prova di italiano. L’emozione, l’ansia, la tensione della notte prima degli esami stemperata durante la lettura delle sette tracce e poi via con la scelta, la brutta copia, gli aggiustamenti e la stesura definitiva. Le tracce messe a punto dal ministero erano divise tra tre diverse tipologie: due analisi del testo, quello sulla poesia di Pasolini e quello di Tomasi di Lampedusa, tre tracce di testo argomentativo, vale a dire lo scritto di Brendon sugli anni Trenta, l’articolo di Maccioni sulla parola "rispetto" e un brano di Pievani, quindi quelle di attualità, cioè il testo di Borsellino sui giovani e la speranza, e un articolo sull’indignazione motore dei social. Sei ore al massimo a disposizione degli studenti per completare la prova.

Al liceo artistico Mannucci i primi studenti escono verso le 12.15, soddisfatti per aver superato il primo step dell’esame di Stato. "Ho scelto la traccia che parla della parola ’rispetto’ – racconta Mila Pizzicotti – mi piaceva come argomento e ho cercato di approfondire anche con quello che accade quotidianamente, perché non so più se la gente davvero sa cosa significa il rispetto, darlo e riceverlo. È una traccia che m’è piaciuta molto, anche se ce n’erano anche altre interessanti. Inizialmente ero indecisa, ci ho riflettuto molto, ci ho messo quasi un’ora di sicuro prima di cominciare. Poi il resto è venuto tutto facile. Adesso affronterò per tre giorni la prova pratica di scenografia, su cui sono molto più tranquilla". Sofia Cresta esce poco dopo: "Ho scelto anch’io la traccia sulla parola ’rispetto’, approfondendo argomenti come il rispetto della donna nella società di oggi, un tema al femminile. Ho parlato di femminismo, di femminicidi, di Alda Merini, in riferimento a una sua opera, ma anche di Frida Kahlo. Inizialmente ho avuto qualche dubbio tra questa traccia e quella di Borsellino, ma poi mi sono decisa per l’argomento su cui sono più ferrata. Ora la prova di indirizzo che dura tre giorni, per me cinema, e sarà difficile, sicuramente". Emma Fabbri invece ha puntato sui social: "Ho parlato del fatto che noi ragazzi siamo molto influenzati dai social, che seguiamo molto gli influencer e quello che dicono, per alcuni di noi sono come degli idoli. Ma ho parlato anche del fatto che possiamo portare sui social argomenti più profondi, come per esempio le guerre. Per dimostrare che sui social si affrontano tutti i temi, non solo quelli più superficiali. Adesso la prova di indirizzo, per me design oreficeria".

Al liceo Rinaldini, pochi minuti dopo, va in scena lo stesso copione: ragazzi che escono alla spicciolata, poi con il trascorrere del tempo si formano piccoli gruppi. Quasi tutti, poi, si ritrovano poco fuori dal cancello, all’ombra, pronti al confronto tra amici che stempera la tensione della mattinata e a una sigaretta liberatoria. "Ho scelto la traccia di attualità di Borsellino – spiega Nicola Groballi –, in cui ho raccontato delle mie esperienze a scuola, ma anche di come si potrebbe sconfiggere la criminalità. Sono andato subito verso quella traccia perché la sentivo più mia, facendo esperienze anche fuori dalla scuola riguardo alla giustizia riparativa. Ora però testa alla prova di diritto". Giada De Camedis conferma il trend: "Ho scelto la traccia sul ’rispetto’, perché quella sugli autori riguardava autori che non avevamo fatto. Quindi sono andata su qualcosa di più generico, dove potevo scrivere con maggiore libertà. Anch’io ho dato la mia definizione di rispetto e ho espresso il mio pensiero sulla violenza di genere e sulle minoranze. Anch’io adesso ho la prova di diritto". Quindi le parole di Carlo Ninivaggi, del liceo musicale: "Ho scelto la traccia sul rispetto perché francamente era quella che sentivo di poter fare meglio delle altre. Mi sono aiutato grazie ai diversi significati trovati nel vocabolario che mi hanno permesso di ampliare il tema, con la guerra, per esempio, argomento spesso sottovalutato o tralasciato. Gli autori non li avevamo fatti nel programma, i social per me costituivano un tema troppo ampio per essere trattato alla maturità. Adesso per me la prova di teoria musicale e poi quella di pianoforte". Ora toccherà alle prove di indirizzo, quelle che metteranno alla prova la preparazione specifica dei maturandi anconetani.