Maxi evasione Finanza confisca 420mila euro

A un imprenditore osimano nel settore elettronico. Provvedimento dopo la condanna a sei mesi

Migration

Per due anni ha evaso il fisco e adesso la mano della Finanza è arrivata su di lui e sul suo patrimonio. I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Ancona hanno confiscato 420mila euro a un imprenditore 70enne di Osimo. La misura è stata disposta nell’ambito della sentenza di condanna a sei mesi di reclusione per omesso versamento di ritenute certificate, emessa dalla Corte di Appello di Ancona e confermata definitivamente dalla Suprema Corte di Cassazione. Il procedimento è stato avviato sulla base delle risultanze di accertamenti eseguiti da funzionari dell’Agenzia delle Entrate di Ancona nei confronti della società in cui l’imprenditore rivestiva la carica di socio e legale rappresentante, operante nel settore della fabbricazione di componenti elettronici, che hanno permesso di acclarare che il medesimo non avrebbe provveduto a versare le ritenute effettuate sugli stipendi dei dipendenti della ditta negli anni 2011 e 2012. Dopo l’emissione della sentenza con cui è stata disposta la confisca, sono stati delegati degli approfondimenti investigativi al Nucleo di polizia economico-finanziaria, per la ricostruzione della capacità patrimoniale e finanziaria dell’imprenditore ed individuare i beni da sottoporre alla misura. Il provvedimento è stato quindi eseguito su un conto corrente bancario e due fondi pensione, su tre unità immobiliari, due terreni e due autoveicoli riconducibili all’osimano riuscendo così a mettere al sicuro il credito vantato dal Fisco. L’attività eseguita è il frutto dalla stretta sinergia tra Procura, Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate, sancita dalla stipula nel giugno 2019 di un importante Protocollo d’intesa.

si.sa.