Medico di Falconara indagato: "Sono basito, nulla di vero nelle accuse"

Sergio Costantini si difende: "Quelle vaccinazioni non riguardano me, adesso voglio solo riacquistare un po’ di tranquillità"

Il medico Sergio Costantini, 68 anni, al centro vaccinale di Falconara

Il medico Sergio Costantini, 68 anni, al centro vaccinale di Falconara

Falconara Marittima (Ancona), 23 aprile 2021 - A metà pomeriggio, il medico falconarese ha rispedito al mittente le accuse: "Due pazienti mi accusano ma non è vero nulla. Io ho fatto solo vaccini veri". Queste le dichiarazioni con le quali si è difeso Sergio Costantini, 68 anni, che risulta essere indagato per falso ideologico e lesioni personali commessi da pubblico ufficiale. L’accusa è quella di aver somministrato una soluzione fisiologica al posto di vaccini Pfizer a propri ignari utenti e che, da fonti investigative, avrebbe invece fatto ammissioni sull’accaduto. Lo specialista non è stato sottoposto a misure restrittive, per quanto fosse cosciente dell’inchiesta aperta a suo carico, poiché la polizia si è recata nel suo ambulatorio prelevando la cartella dei vaccini.

Da quanto emerso avrebbe in carico circa 1.500 pazienti, tra cui anziani in età avanzata o centenari, e avrebbe già iniziato con le vaccinazioni il 6 aprile scorso (sempre con Pfizer). Il medico si è affidato alla difesa dell’avvocato Antonella Palmieri, la quale ha riferito di avere avuto un contatto con il proprio assistito: "Adesso è ancora tutto prematuro, non mi sento di dire niente, dobbiamo vedere bene i fatti. Con lui ho parlato sì, ma terrei la cosa ancora riservata".

Nel mentre l’uomo ha continuato a professare la sua innocenza: "Le vaccinazioni con soluzione fisiologica? Non riguardano me". Un altro nodo che ha provato a sciogliere Costantini ieri è stato quello che le vaccinazioni, con dosi reali di sieri anti-Covid, sono state fatte a domicilio e non nel proprio ambulatorio: "Sono andato a casa dei pazienti che non potevano muoversi – ha aggiunto – e nel centro vaccinale Leopardi". Centro vaccinale Leopardi che, ad onore di cronaca, è bene sottolineare come sia del tutto estraneo ai fatti, per quanto ieri sia scattata una psicosi generale a Falconara, con social e cellulari in "tilt" per tutta la giornata, non appena appresa la notizia. Le persone, infatti, si sono messe alla ricerca di informazioni utili (qualcuno si è recato direttamente al punto di somministrazione falconarese) e soprattutto hanno cercato di capire se, in qualche modo, potevano essere protagoniste loro malgrado di una vicenda che è ancora tutta da chiarire. Compito della Squadra Mobile di Ancona, che continua nelle indagini. "L’inchiesta mi ha lasciato basito – ha concluso lui – adesso sto cercando di riacquistare tranquillità. Il mio lavoro mi dà tranquillità".

Intanto, sempre da quanto riferito ieri dal medico, è tornato in ambulatorio ("Se andrò? Certo è il mio lavoro", ha risposto), ma non sarà invece oggi al centro vaccinale Leopardi in accordo con gli altri sanitari.