Medico di Falconara: sale il numero dei beffati. Ora sono quaranta

Acqua fresca iniettata al posto del vaccino, la squadra mobile ha trovato le liberatorie. Centralini della Questura bersagliati di telefonate, già ascoltati una decina di pazienti

Sergio Costantini

Sergio Costantini

Ancona, 24 aprile 2021 - Altri dieci pazienti, oltre ai trenta iniziali di cui la squadra mobile ha trovato le liberatorie firmate nella disponibilità del medico, tutte antecedenti alla data del 6 aprile, avrebbero ricevuto una soluzione salina invece del vaccino anti Covid. I pazienti beffati salirebbero dunque a 40. Ieri mattina il centralino della questura è stato bersagliato di telefonate da parte di cittadini, tutti mutuati del medico di base con studio a Falconara Sergio Costantini, 68 anni, che chiedevano spiegazioni perché avevano fatto il vaccino con lui.

Tra queste chiamate una decina potrebbero avere aver avuto una iniezione di fisiologica perché sarebbero in grado di attestare di aver avuto l’inoculazione prima del 6 aprile, la data in cui il dottore indagato per lesioni e personali e falso ideologico ha ricevuto i primi flaconi dall’Asur. Nelle liberatorie già sequestrate al medico nella perquisizione di mercoledì mattina, quelle lasciate dai pazienti che firmavano il loro consenso alla inoculazione, le date andrebbero dal 30 marzo a prima del 6 aprile. Tra queste c’è anche quella di un 43enne che nonostante non rientrasse nell’età delle categorie anziane non è chiaro a che titolo il paziente si sia rivolto al dottore per avere la dose. La polizia sta vagliando questa posizione. Ieri, su delega della Procura, la squadra mobile ha iniziato a sentire una decina di presunti beffati dal vaccino a base di pura acqua salina. La polizia dovrà appurare anche se le dosi patacca sono state fatte davvero solo per accontentare "la pressante richiesta dei pazienti", come avrebbe riferito Costantini agli inquirenti, sentito durante la perquisizione alla presenza del suo avvocato, perché ancora il vaccino non arriva, o se sotto ci sia altro. Le finte iniezioni sono proseguite anche con la consegna delle fiale da parte dell’Asur? Se è andata così che fine hanno fatto le fiale vere? L’avvocato dell’indagato,

Antonella Palmieri, si è limitata a dire che il suo assistito "sta fornendo ogni collaborazione utile a chiarire gli aspetti della vicenda, che è complessa e merita i necessari approfondimenti, non tralasceremo alcun strumento difensivo". Ieri il dottore era regolarmente nel suo ambulatorio di via Marconi a ricevere i pazienti. A far partire l’indagine è stata una coppia, moglie e marito. Non ricevendo la seconda chiamata per il vaccino sono andati al centro vaccinale Leopardi, dove Costantini era tra i 17 medici di famiglia che aveva dato la disponibilità a somministrare le dosi. Hanno chiesto perché non venivano chiamati per il richiamo e gli operatori presenti hanno cercato i loro nominativi scoprendo che dal database dell’Asur risultava che non avevano ricevuto nemmeno la prima di dose. La coppia si è quindi rivolta alla questura per denunciare i fatti. Il medico avrebbe somministrato le presunte dosi patacca a domicilio e nel suo ambulatorio ma la polizia sta accertando se le iniezioni di fisiologica possano essere state fatte anche al centro vaccinale comunale.