Mensa per 200 persone "I poveri sono parte di noi"

Monsignor Spina ha inaugurato i locali presso la ex chiesa di Santo Stefano

Migration

di Claudio Desideri

"Di fronte ai poveri non possiamo volgerci dall’altra parte ma prenderci cura di loro, sono nostri fratelli. I poveri sono per noi anche una profezia che ci fa comprendere quando il nostro cuore non si deve chiudere, sono loro che ci danno la possibilità di aprirlo". Così mons. Angelo Spina, arcivescovo di Ancona Osimo in occasione dell’inaugurazione della nuova mensa Caritas, avvenuta nella mattinata di ieri, presso la ex chiesa di santo Stefano, poco distante dalla stazione ferroviaria. Una chiesa chiusa al culto dopo la frana e restituita alla città per questo nuovo servizio di condivisione. La mensa, attiva per Natale, potrà ospitare, nella sua grande sala da pranzo, circa 200 persone a cena a cui non sarà dato solo un pasto caldo. Sarà un luogo di incontro dove ognuno verrà chiamato con il proprio nome e dove i volontari gli si siederanno accanto per parlare ed ascoltare. Ci sarà la possibilità di ricaricare il cellulare, guardare le notizie in tv, usare il bagno e riscaldarsi. Vi sarà anche un servizio di asporto con la consegna dei pasti a casa per persone anziane o impossibilitate ad uscire. L’osservatorio della Caritas Ancona - Osimo ha registrato un notevole aumento della povertà nel nostro territorio, tante sono le persone senza fissa dimora e, come ci ha detto un volontario, dallo scorso agosto le richieste di un pasto, attualmente distribuito nel tendone poco distante dalla chiesa, sono aumentate del 40%. Ad oggi, ogni giorno si recano nel tendone circa 110 persone, due su tre sono straniere e per questo, come ha detto mons. Spina, "saranno serviti cibi rispettosi delle diverse culture e religioni". Presente all’inaugurazione la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli, che ha voluto sottolineare come: "la Caritas e la Mensa di Padre Guido, sono realtà con le quali l’Amministrazione comunale dialoga e collabora concretamente da anni dando un supporto pratico e finanziario". All’evento hanno partecipato la dott.ssa Calcagnini, Vice Prefetto di Ancona, Emma Capogrossi, assessore ai Servizi sociali, le autorità militari e i direttori della Caritas di Ancona Simone Breccia e nazionale, don Marco Pagniello che nel saluto ha evidenziato come la mensa sia "un luogo che ci aiuti alla giustizia sociale di cui tanto abbiamo bisogno. Le persone che frequenteranno questa mensa saranno soprattutto i miseri e la miseria è il frutto dell’ingiustizia e delle diseguaglianze". I lavori di risanamento e adeguamento della struttura sono durati due anni con un costo che ha superato il milione di euro. Tutto è stato possibile grazie alle donazioni e ai contributi personali per oltre settecento mila euro. Ci sono molti altri lavori da fare e chi vorrà potrà contribuire con una donazione ma anche aiutando come volontario. La nuova mensa Caritas, fortemente voluta dal vescovo Spina, porterà il nome del Beato Gabriele Ferretti, compatrono di Ancona e di santo Stefano cui la precedente chiesa era intitolata.