PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Mercato o luogo di eventi?. Confronto con il Comune

Sindaco e assessori Tombolini ed Eliantonio hanno incontrato in corso Mazzini i rappresentanti delle associazioni: discussione sull’assegnazione degli spazi.

L’interno del mercato delle Erbe di corso Mazzini a lavori in corso

L’interno del mercato delle Erbe di corso Mazzini a lavori in corso

Quale futuro per il Mercato delle Erbe? Più spazio all’anima mercatale o agli aspetti culturali della stessa, facendone un luogo di aggregazione? Modificare e allargare gli usi commerciali della struttura a favore degli operatori? A queste domande la giunta comunale inizierà a risponderà dopo il sopralluogo congiunto di ieri all’interno della meravigliosa struttura liberty interessata da un profondo intervento di restyling. La necessità di fare il punto da parte dell’amministrazione comunale, in accordo con le associazioni di categoria e i commercianti che operano lì dentro, a meno di un anno dalla obbligatoria consegna e rendicontazione dell’intervento, come previsto dalle regole del Pnrr. Sono però sorti dei dubbi sulla tipologia di intervento e sulla visione che si vuole dare a uno dei luoghi più apprezzati della città, ma al tempo stesso cuore pulsante del commercio centrale. Ieri pomeriggio dentro la struttura si sono incontrati il sindaco, Daniele Silvetti, gli assessori ai lavori pubblici e al commercio, Stefano Tombolini e Angelo Eliantonio, oltre ai tecnici, ai rappresentanti di categoria, in particolare la Cna che segue la maggioranza degli operatori commerciali dentro il Mercato delle Erbe. È stata l’occasione per fare il punto sull’andamento dei lavori e non è un caso che il confronto sia avvenuto tra i due assessori che in passato hanno polemizzato a distanza proprio sulla road map del delicato cantiere. Eliantonio si era lamentato del passo da lumaca che stava caratterizzando l’opera e Tombolini aveva successivamente replicato assicurando sul rispetto dei tempi. Altro motivo di frizione la richiesta di ristori o di agevolazioni da parte dei commercianti per i mancati guadagni dovuti ai lavori, a cui però prima dell’inizio dell’intervento era stata data la possibilità di delocalizzare temporaneamente le attività dentro locali messi a disposizione del comune sempre in centro (vedi un’area dentro l’edificio dell’ex metro). Anche qui due posizioni diverse in seno all’amministrazione comunale. Giunti a questo punto, modificare il progetto strutturale, spostando le iniziali assegnazioni dei locali, dei box, dei locali per la somministrazione di cibo e bevande e anche gli spazi per gli ambulanti, non è cosa facile e il vertice sul posto di ieri doveva servire soprattutto a questo. La discussione è partita e presto diventerà una trattativa, nella speranza, per Palazzo del Popolo, che non si trasformi nell’ennesima grana.