Merloni coronavirus, contagio familiare. Positivi anche figlio e moglie

Il presidente Paolo dell’Ariston Thermo a casa in quarantena. L’ex ministro resta ricoverato e le sue condizioni sono definite "confortanti". La compagna Cecilia in isolamento domestico

Francesco Merloni, presidente onorario dell’Ariston Thermo, con il figlio Paolo

Francesco Merloni, presidente onorario dell’Ariston Thermo, con il figlio Paolo

Fabriano (Ancona), 29 agosto 2020 - Francesco Merloni in ospedale a Torrette nel reparto malattie infettive anche ieri ha reagito bene alle cure dei medici mantenendo un quadro clinico giudicato nel complesso piuttosto confortante; la moglie Cecilia in isolamento casalingo a Fabriano dopo aver effettuato controlli sull’evoluzione del contagio rassicuranti e tali da evitare il trasferimento in ospedale; il figlio Paolo, di fatto quasi asintomatico, quarantenato nella sua residenza fabrianese senza la minima necessità di ricorrere alla degenza sanitaria. Il virus si fa in tre in casa Merloni, una manciata di giorni dopo il rientro dalla residenza estiva in Sardegna dove, con ogni probabilità, è avvenuto il plurimo contagio, certificato nelle ultime ore quando è arrivata la conferma della triplice positività. 

Il quasi 95enne ex ministro ha superato senza difficoltà particolari la prima giornata di ricovero, rispondendo in alcuni casi anche alle telefonate di parenti e familiari. Ma i medici si mantengono cauti per il permanere di uno stato febbrile attualmente sotto controllo che comunque si protrae ormai da inizio settimana. Non desta preoccupazione, invece, il quadro clinico della consorte Cecilia di diversi anni più giovane, per la quale il personale sanitario, in coda ad una serie di articolati accertamenti, ha optato per la permanenza in casa. Lo stesso, appunto, dicasi per il figlio Paolo, presidente di Ariston Thermo, che resta nella villa di famiglia in località Bellaluce ad una manciata di chilometri dalla sede centrale dell’azienda di fronte alla stazione ferroviaria. E proprio perché il 52enne imprenditore presenta sintomi attualmente minimi, di fatto nemmeno in queste giornate da recluso domestico forzato ha smesso di lavorare, tanto da rimanere in costante contatto con i suoi collaboratori in giro per il mondo (l’azienda conta quasi una trentina di siti in continenti diversi) per seguire da vicino ogni sviluppo. 

Del resto già durante il periodo del lockdown proprio gli immobili di famiglia di Bellaluce erano stati trasformati in una sorta di uffici-bis dell’Ariston utilizzando impianti tecnologici di ultima generazione per mantenere comunque operativa la macchina industriale. In azienda e in famiglia preferiscono mantenere i taccuini chiusi nel segno dell’abituale riserbo che ha sempre contraddistinto i Merloni e la loro propensione all’operatività ben più che alla parola, ma filtra un forte plauso al personale medico in prima linea nel seguire l’evoluzione dei pazienti, a cominciare proprio dal quasi 95enne presidente onorario di Ariston. E sempre dall’entourage emerge sincero apprezzamento per il fortissimo tributo di affetto nel fare il tifo per l’ingegnere e i suoi cari da parte di un’intera comunità.