Merloni covid, l'ex ministro ha un principio di polmonite. Curato col plasma

Francesco Merloni sottoposto alle terapie: non è in terapia intensiva. Le condizioni cliniche vengono definite stazionarie. La sua età avanzata richiede molta attenzione

Francesco Merloni (Antic)

Francesco Merloni (Antic)

Ancona, 5 settembre 2020 - A godere della cura anti-Covid all’ospedale di Torrette con il plasma è anche l’ex Ministro, Senatore e imprenditore Francesco Merloni. Il suo ricovero nel nosocomio regionale di Ancona risale allo scorso 27 agosto e in questi dieci giorni trascorsi le sue condizioni, stando a fonti ospedaliere, sarebbero stazionarie.

Il quadro clinico di Merloni non è stato mai particolarmente grave, ma gli effetti del Covid su di lui hanno provocato il principio di una polmonite bilaterale simile a quelle che tra marzo e aprile hanno riempito e messo in seria difficoltà alle terapie intensive di tutti gli ospedali delle Marche, in particolare le due di Torrette.

Considerata la carta d’identità – il Senatore compirà 95 anni tra meno di due settimane – la situazione va tenuta assolutamente sotto controllo. Difficile ipotizzare, a questo proposito, la possibilità che in caso di ulteriore aggravamento l’imprenditore possa essere trasferito in terapia intensiva.

La speranza resta l’efficacia del plasma. Dal suo arrivo a Torrette Merloni è tenuto sotto stretta osservazione dai sanitari della divisione di malattie infettive, guidata dal dottor Marcello Tavio, infettivologo di fama nazionale. Considerato l’insieme dei fattori che caratterizzano il quadro clinico di Merloni, la tipologia e l’impatto della polmonite, i sanitari hanno deciso di sottoporre anche lui alla terapia del plasma iperimmune. Si tratta delle sacche di plasma che sono state raccolte a partire dal maggio scorso tra i marchigiani colpiti dal Sars-Cov2 con particolare virulenza nei primi mesi dell’emergenza pandemica.

In pratica qualcosa di molto simile di quanto accaduto ad esempio con l’Ebola in Africa Occidentale nel 2014, quando i primi benefici contro la terribile infezione sono arrivati proprio dal plasma raccolto dai pochi che erano guariti. L’ospedale di Torrette, in particolare la medicina trasfusionale e la clinica di malattie infettive. In quella fase furono raccolte diverse sacche di sangue che però al momento non erano servite per alcun paziente, sia in provincia di Ancona che nel resto delle Marche.

Quando il via libera è finalmente arrivato, non c’era più alcun paziente a cui sottoporre la terapia. I reparti, sia le intensive che le malattie intensive si stavano svuotando e i pazienti presenti non erano più Covid+. Le sacche di plasma sono state congelate, pensando ad un probabile utilizzo in autunno nel caso di una recrudescenza del virus. In anticipo sulla tabella, le sacche sono iniziate a servire dopo Ferragosto e ad oggi a Torrette sono tre i pazienti a cui è stato somministrato il plasma. 

Aggiornamento Due tamponi negativi, è guarito