Michele Mancini morto, Chiaravalle piange l'eroe deportato in Germania

Aveva 98 anni, fu internato durante la Seconda guerra mondiale il suo rifiuto di aderire alla Repubblica Sociale Italiana

Michele Mancini

Michele Mancini

Chiaravalle (Ancona), 1 dicembre 2020 - La città dice addio ad uno dei suoi più grandi “eroi”. Si è spento domenica a 98 anni nella sua abitazione a Chiaravalle Michele Mancini. “Esistono i grandi personaggi; e poi ci sono gli eroi - commentano dall’amministrazione comunale - Michele Mancini era uno di questi. Classe 1922, durante la Seconda guerra mondiale il suo rifiuto di aderire alla Repubblica Sociale Italiana gli costò la deportazione come internato militare in un campo di lavoro in Germania, dove patì stenti e soprusi inenarrabili. Riuscì a salvarsi e a tornare fortunosamente in patria molti mesi dopo. In seguito, per oltre vent’anni, è stato consigliere comunale a Chiaravalle. Nel 2015 ha rievocato la sua esperienza di Imi nel libro “Giorni che furono”.

"E il 2 giugno dello stesso anno ha ricevuto la cittadinanza benemerita del Comune. Ma il vero onore è quello che lui stesso ha voluto riservare a tutti noi ogni volta che – in occasione delle ricorrenze civili, degli interventi nelle scuole, delle interviste e delle ricerche storiche – ci ha emozionato e illuminato con l’intensità dei suoi racconti, con la forza radicale del suo antifascismo, con il valore della sua intera esistenza. Un esempio di profondo impegno civile di cui gli siamo riconoscenti e che resterà per sempre scolpito in noi”. “Un esempio di uomo, un esempio di antifascista” ricordano alcuni suoi concittadini nel ripercorrerne ricordi e testimonianze"