Ancona, migranti nei centri di accoglienza: sette indagati per truffa aggravata

Per tre persone misure interdittive di 10 mesi. Scovato presunto giro di false iscrizioni sui registri degli ospiti per cui veniva falsamente attestata la presenza. Per ciascuno di loro venivano elargiti trenta euro al giorno. Sequestrati cinque alloggi

Migranti in una foto d'archivio

Migranti in una foto d'archivio

La squadra mobile di Ancona ha dato esecuzione in queste ore a tre misure interdittive emesse dal Gip del tribunale del capoluogo marchigiano nei confronti dei vertici di una cooperativa sociale che si occupa dell'inserimento dei migranti nei Cas (centri di accoglienza straordinaria). Misura interdittiva di 10 mesi a tre dei sette indagati dalla Procura di Ancona nell'ambito di un'inchiesta per truffa aggravata ai danni dello Stato.

L'indagine, avviata nel 2021, ha consentito di portare alla luce un presunto giro di false iscrizioni sui registri degli ospiti dei Cas, migranti per i quali veniva falsamente attestata la loro presenza. Per ciascuno di loro venivano elargiti trenta euro al giorno.

La società cooperativa ha sede in Umbria, ma opera in molte regioni del centro Italia tra cui Marche, Toscana ed Emilia Romagna. L'attività interdittiva a carico degli indagati è da intendersi su scala nazionale.

Ad Ancona sono stati sequestrati cinque alloggi che ospitavano i migranti. Sequestrato anche numeroso materiale probatorio.