Mille casi in meno in 7 giorni "Omicron 2 è prevalente"

L’ultimo report della Regione rileva un calo di contagi ma pressione sugli ospedali. Il virologo Menzo: "Serve cautela nel cancellare proprio adesso il Green pass"

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Scendono i contagi da Covid-19 nelle Marche ma il dato dei ricoveri sale. Una impennata registrata per la giornata di ieri stando ai dati forniti dall’osservatorio epidemiologico della Regione. Nell’ultimo giorno monitorato infatti appare come resta invariato nel territorio regionale il numero di degenti in terapia intensiva, pari a 9 persone, ma è in aumento il dato dei ricoveri nei reparti di semi intensiva, con più tre ricoveri, e nei reparti non intensivi dove il dato è di più dieci persone ricoverate. In tutto i pazienti ricoverati in ospedali per Covid-19 sono 248 (l’aumento è di più 13 degenti in totale). Dati che vanno un po’ in controtendenza rispetto all’andamento nazionale dove l’indice pandemico si sta appiattendo.

Da ieri inoltre tutta Italia è tornata in zona bianca, quella senza restrizioni che caratterizzano invece le zone colorate. Davanti ad un dato in aumento ce ne è uno stabile. Il tasso di occupazione di pazienti Covid resta al 3,5% in terapia intensiva (256 i posti letto) e sale al 23,4% in area medica (239 ricoveri su 1.020 posti). In un giorno sono state 25 le persone dimesse che hanno superato la fase critica della malattia tanto da tenerle ricoverate. Anche l’incidenza dei positivi per numero di abitanti è in flessione. In 24 ore sono 514 i casi di positività rilevati per un’incidenza che scende a 1.090,78 (era 1.126,81 su 100mila abitanti).

La pandemia però continua a mietere vittime la cui fascia di età è per lo più nella popolazione anziana. Nelle ultime 24 ore hanno contratto il Covid-19 514 persone di cui 111 con sintomi. In una settimana, fa sapere la Regione, si è assistito a un calo del 6,2% di contagi, in totale 1.080 in meno. Basso, come di consueto nel weekend, il numero di tamponi eseguiti: 2.071 di cui 1.358 nel percorso diagnostico (38,1% di positivi) e 721 nel percorso guariti. Il numero assoluto più alto di contagi in provincia di Ancona (187), poi Ascoli Piceno (89), Pesaro Urbino (81), Macerata (77), Fermo (61); 19 da fuori regione. Sopra i 100 casi giornalieri le fasce d’età 24-44 anni (134) e 45-59 anni (124). La tempestività di rilevare il virus nelle persone resta un importate deterrente alla sua diffusione.

"La variante Omicron 2 sta progressivamente soppiantando Omicron 1". A dirlo è il virologo Stefano Menzo. Che aggiunge: "In provincia di Ancona Omicron BA.2 ha una prevalenza attorno all’80% dei campioni positivi al Sars-Cov-2, mentre in altre province è un po’ più indietro". Con l’incidenza dei casi positivi al virus che negli ultimi giorni sta registrando una riduzione, il direttore del Laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona spiega che "si osserva una inversione di tendenza: la curva epidemiologa è in fase di plateau". In vista del progressivo allentamento delle restrizioni, che prenderà avvio dal primo aprile, il professor Menzo sottolinea che "il Green pass è un incentivo alla vaccinazione, disincentivarlo in questa fase, con una quota di popolazione ancora non vaccinata e non guarita (dal virus, ndr), rischia di mantenere il sistema sanitario ancora in difficoltà" perché questa parte di popolazione (non vaccinata e non guarita) "è suscettibile ad una prima infezione, anche con conseguenze gravi". In vista del venire meno del Green Pass, "si potrebbe almeno cercare di far rispettare l’obbligo vaccinale per gli over 50"