Minacce di morte a Marco Bentivogli In una busta trovati bossoli di pistola

Da tempo vive sotto scorta, nella missiva: "Festeggeremo ad Ancona"

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Una busta con cartucce di pistola e minacce di morte al segretario generale dimissionario della Fim Cisl, l’anconetano Marco Bentivogli. La busta è stata trovata a Roma nei pressi dell’abitazione di Bentivogli, con dentro tre cartucce di pistola, calibro 38 e due calibro 9, e minacce di morte a 10 anni dell’accordo Fiat di Pomigliano. Nel volantino, spiega la Fim-Cisl, vicino ai tre bossoli si dice "festeggeremo insieme l’accordo di Pomigliano. Ovunque a Roma o ad Ancona, non bastano le dimissioni". Sul posto, dove era presente la scorta, sono intervenute la Digos e la scientifica. Per la sua attività sindacale "Bentivogli ha ricevuto anche in passato minacce e aggressioni". E proprio per questo anche durante le sue vacanze a mare a Numana, Bentivogli è sempre sotto scorta. A Bentivogli sono arrivati attestati di vicinanza da tutto il mondo politico e sindacale nazionale. La segretaria della Cisl Furlan: "A Marco Bentivogli va tutta la nostra solidarietà e vicinanza". E il segretario del Pd Zingaretti: "Gravissime le minacce a Bentivogli sulle quali chiediamo sia fatta al più presto chiarezza. Caro Marco non sei solo".