Ancona, nudo sui tetti minaccia il suicidio: preso dopo un’ora di trattativa choc

Il 32enne lucano ha esplicitato chiare intenzioni di togliersi la vita a chi voleva aiutarlo. È perfino caduto dall’ultimo piano di un palazzo, poi ha camminato su tegole in eternit aggrappato al filo del bucato

Una scena durante il recupero del giovane

Una scena durante il recupero del giovane

Ancona, 6 agosto 2022 - Una tragedia sventata in una storia figlia di disperazione e che – visto come stava evolvendo – ha avuto una risoluzione "serena". Sono emersi definitivamente i dettagli circa il soccorso effettuato tra le vie Dalmazia e Lamaticci, giovedì sera, per un giovane che era stato notato mentre correva completamente nudo in strada. Poi, improvvisamente, questi ha visto un portone aperto e vi si è fiondato all’interno arrampicandosi fino al tetto, dove ha iniziato a saltare da un edificio all’altro, rendendo difficili le operazioni di recupero. Da quanto si è appreso, è un 32enne lucano, disoccupato. Non è ancora chiaro per quale motivo abbia compiuto quel gesto, ma a differenza di quanto trapelato in un primo momento, dove era stata esclusa una matrice suicida, il ragazzo avrebbe più volte minacciato di lanciarsi nel vuoto anche perché in crisi vista la mancanza di un lavoro stabile.

Era arrivato alcune ore prima nella vicina stazione ferroviaria ed era stato identificato da altri agenti, ma ovviamente non destava sospetti. Piuttosto la situazione è degenerata alle 19, quando sono giunte le prime chiamate di allarme al Nue 112 per quel giovane, privo di vestiti, che farfugliava frasi sconclusionate e si presentava in evidente stato di agitazione psicofisica. Dopo qualche minuto di corsa in solitaria, ha visto aperta una porta al civico 12 di via Dalmazia e ci è entrato, salendo fino all’ultimo piano di un condominio e iniziando i balzi sulle palazzine, incurante del pericolo. E solo allora manifestando l’intenzione di farla finita. Equipaggi del Norm Radiomobile di Ancona e della Tenenza di Falconara sul posto, unitamente al comandante della Tenenza di Falconara Michele Ognissanti, hanno intercettato il 32enne dopo che lo stesso aveva attraversato ben tre condomini, camminando pericolosamente sui tetti degli stessi, fino a fare capolino sulla copertura di un edificio sito a 100 metri dal palazzo nel quale si è introdotto (era arrivato fino al civico 6 di via Lamaticci, per essere precisi).

Poco prima era perfino saltato su alcune tegole in eternit, totalmente ammalorate e posizionate in uno spazio di 40 centimetri, aggrappandosi ad un filo del bucato in equilibrio molto precario. Il vicebrigadiere Alessio Rossetti è subito riuscito a stabilire un contatto con l’uomo che minacciava a più riprese di buttarsi dal tetto verso la strada, dove nel frattempo si erano radunati moltissimi curiosi, intrattenendo l’aspirante suicida per oltre 90 lunghissimi minuti. Il comandante Ognissanti, invece, arrivato in borghese perché chiamato sul posto dai propri uomini, ha successivamente coordinato l’operazione, introducendosi sul tetto e con cautela e circospezione entrando nella trattativa, permettendo ad un terzo militare, il carabiniere Salvatore Amore, di sopraggiungere e guadagnare pian piano una posizione sul tetto, nascosto alla vista del 32enne.

Alle 20.35 circa, con un escamotage i militari sono riusciti a convincere l’uomo ad avvicinarsi di qualche metro verso di loro, su tetti spioventi ed in condizioni di intervento critiche. L’uomo, infatti, ha chiesto che a trattare fossero state delle donne e a quel punto il comandante Ognissanti ha fatto arrivare due crocerossine, presenti in strada assieme a vigili del fuoco, medici e sanitari, che sono salite su un balcone adiacente all’area di intervento. Così è scattata una manovra "a tenaglia", al termine della quale il carabiniere Amore è riuscito a placcare fisicamente il soggetto, spingendolo verso il tetto piatto del palazzo adiacente, e permettendo agli altri due militari di immobilizzarlo. L’uomo è stato quindi sedato da un medico del 118, per procedere poi al recupero in massima sicurezza (per accedere al luogo dove si trovavano occorreva scavalcare un balcone al terzo piano, ndr) ed è stato portato così in ospedale a Torrette. Avviato a Tso, è tuttora ricoverato in psichiatria in condizioni stabili ma fuori pericolo. L’autorità giudiziaria è stata informata dai reparti dei carabinieri, che procedono congiuntamente.