Minore, la ‘ramanzina’ del questore. Decreto Caivano per un 15enne

Droga, reati contro la persona: la prima applicazione in Italia del nuovo avviso è del questore Capocasa

Minore, la ‘ramanzina’ del questore. Decreto Caivano per un 15enne

Minore, la ‘ramanzina’ del questore. Decreto Caivano per un 15enne

Applicato per la prima volta ad Ancona il decreto-legge Caivano. A finire nel mirino della questura di via Gervasoni, un 15enne con numerosi precedenti in materia di stupefacenti, fermato qualche giorno fa e trovato con della droga addosso. Per il giovane, che sarebbe già noto alle forze dell’ordine per delitti contro "la personalità dello Stato e la fede pubblica", il questore dorico, Cesare Capocasa, ha applicato (per la prima volta in Italia) il decreto Caivano, firmato due giorni fa dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Determinante la sequenza dei fatti commessi sin dalla giovanissima età, che rivelerebbe una tendenza crescente di comportamenti antigiuridici del soggetto, tanto da ritenere l’adolescente pericoloso per la pubblica sicurezza. A spiegare il nuovo provvedimento, è il numero uno della polizia di Ancona: "Era l’unica misura applicabile in riferimento alla tipologia di reati commessi nella fattispecie dal minore", spiega il questore. Fino a due giorni fa, in presenza di simili episodi, la polizia poteva limitarsi a parlare (a livello pressoché informale) coi genitori dei minori, senza però avere a disposizione alcun provvedimento incisivo: "La misura di prevenzione dell’avviso orale prevista dal decreto Caivano è un invito a cambiare condotta per evitare di incorrere in misure più afflittive. La novità è che la notifica si fa alla presenza di almeno un genitore esercente la responsabilità genitoriale", precisa Capocasa. Che prosegue sull’importanza di un "lavoro corale per arginare una potenziale escalation di condotte criminali", come avvenuto mesi fa con le baby gang che lui definisce ‘baby aggregazioni di disagio’: "Tutto ruota attorno alla prevenzione di ulteriori condotte delinquenziali.

Grazie a questo positivo strumento si richiama l’attenzione degli esercenti la responsabilità genitoriale e il genitore viene coinvolto nel processo educativo. Si tratta di eliminare sacche potenzialmente pericolose, usate dalla criminalità organizzata e da quella comune". Il decreto, voluto dalla premier Meloni come risposta ai fatti di Caivano, incide "sulla fascia d’età tra i 14 e i 18 anni, talvolta strumentalizzata dalla criminalità organizzata. Sono misure importanti che vanno ad attenzionare quel tipo di realtà e di sacche di disagio e ad Ancona ci siamo fatti trovare pronti". Capocasa, da sempre attento ai giovani, riferisce di non avere ancora avuto modo di parlare col 15enne, ma lo scopo è "renderlo consapevole di ciò che ha fatto così da evitare l’escalation criminale sempre più grave, che potrebbe portarlo a conseguenze penali".

Nicolò Moricci