MARINA VERDENELLI
Cronaca

Moglie avvelenata, il marito finisce a processo

Vincenzo Profili è accusato della morte di Daniela Chiorri tramite il nitrito di sodio, per l’avvocato difensore anche "lui era intossicato"

Vincenzo Profili è accusato della morte di Daniela Chiorri tramite il nitrito di sodio, per l’avvocato difensore anche "lui era intossicato"

Vincenzo Profili è accusato della morte di Daniela Chiorri tramite il nitrito di sodio, per l’avvocato difensore anche "lui era intossicato"

Dovrà affrontare un processo l’ex medico di Fabriano, Vincenzo Profili, 89 anni, accusato di aver avvelenato la moglie malata, Daniela Chiorri. La donna, 81 anni, è morta in ospedale il 25 maggio del 2023, per un avvelenamento da nitrito di sodio. Per la Procura di Ancona è stato il marito a contribuire a quel decesso, mescolando il nitrito di sodio alle medicine che gli preparava da prendere. Ieri mattina Profili ha affrontato l’udienza preliminare davanti al gup Alberto Pallucchini. L’anziano è arrivato in tribunale con i suoi avvocati, Gianni Marasca e Carlo Angelici. Il giudice lo ha rinviato a giudizio per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dal legame di parentela e dalla minorata difesa. Accuse tutte da provare.

Il processo inizierà il 24 febbraio davanti alla Corte d’Assise. Profili, molto conosciuto a Fabriano perché figlio del medico partigiano Engles Profili a cui è intitolato l’ospedale cittadino, parla di un clamoroso errore in cui lui non c’entra nulla. L’89enne era finito in ospedale un giorno prima del ricovero della moglie, che accudiva a casa con l’aiuto di una badante. Si sera sentito male e a casa era arrivata una ambulanza.

"Anche lui è rimasto intossicato dal nitrito di sodio – sostiene l’avvocato Gianni Marasca - e non sa come possa averlo assunto. E’ stato anche in coma. Da una nostra perizia medico legale è emerso che la tossicità riscontrata nel sangue della moglie era sotto la soglia di attenzione, una mancata ossigenazione del sangue al pari di un fumatore. La donna inoltre è stata male il giorno dopo".

Per la difesa Profili sarebbe una vittima proprio come la moglie solo che la donna è morta e lui è sopravvissuto. Fu dimesso a luglio 2023. L’autopsia fatta fare sulla moglie, dalla pm Irene Bilotta, aveva collegato il livello di intossicazione ad un’alta concentrazione di nitrito di sodio assunto dalla Chiorri. Il doppio ricovero, prima il marito, poi la moglie, aveva insospettito l’ospedale di Fabriano tanto da avvisare i carabinieri. I militari avevano sequestrato cibo, latticini, bevande e persino bottiglie di acqua in casa della coppia e poi fatte analizzare in laboratorio. Non c’erano tracce di sostanze velenose.

Il risultato che ha portato la Procura ad aprire un fascicolo è stato l’esito dell’autopsia fatta sulla moglie. La donna è morta dopo cinque giorni di ricovero. Rilevanza hanno avuto anche le testimonianze del fratello della vittima e di un informatico che in casa di Profili avrebbe visto, molte settimane prima del doppio malore, una boccetta con scritto nitrito di sodio nascosta in un mobiletto del computer. Profili avrebbe scritto una lettera al medico di famiglia, parlando della salute della moglie ormai compromessa, dicendogli che aveva trovato una soluzione definitiva per la consorte.

Marina Verdenelli