
Prima apparizione pubblica per l’ex sindaco Valeria Mancinelli dopo le elezioni. L’occasione è la fine del ‘Festival della Storia’ alla Mole. ‘L’imprenditore deviante o risorsa?’. E’ la domanda a cui cerca di rispondere Franco Amatori, professore senior di Storia economica all’Università Bocconi, unico studioso non americano ad aver ricevuto il "Lifetime Achievement Award" dall’associazione americana di storia d’impresa BHC. A dialogare con lui ci sono il giurista Alessandro Lucchetti e appunto l’avvocato Mancinelli (qualcuno, incontrandola, in realtà continua a chiamarla sindaco). Amatori inizia citando le tre prerogative di un ‘vero imprenditore: "Prima di tutto l’innovazione, il rischio e anche il saper motivare coloro che lo accompagnano nella sua impresa".
Per Amatori in Italia verso l’imprenditore c’è stata sempre diffidenza, in virtù delle due grandi culture dominanti, quella marxista e quella cattolica. "Entrambe sono ferocemente ostili all’imprenditore". Poi cita i tre imprenditori che nel Novecento sono stati davvero decisivi: Oscar Sinigaglia, Enrico Mattei e Vittorio Valletta. Per Mancinelli l’imprenditore "è una risorsa", ma "gli effetti degli ultimi vent’anni di globalizzazione hanno inciso anche su questa figura". Gli imprenditori "di una volta erano persone fisiche, famiglie, con cui si identificava la loro azienda".
Poi è venuto il tempo di "azionisti più o meno diffusi, fondi di investimento, finanziarie, banche e chi più ne ha più ne metta. Cambia il modo in cui si esercita o viene richiesta una verifica di resposabilità nell’esercizio della propria funzione e del proprio potere".
Dove Amatori e Mancinelli non concordano è sulla figura di Berlusconi, citato dal primo come imprenditore ‘super attaccato’ da più parti. "E’ uno di quelli che ci hanno messo del loro. Sono i condottieri: Berlusconi, De Benedetti, Gardini...".
L’ex sindaca invita Amatori a ‘fare un altro esempio’, "escludendo" Berlusconi: "Vanno sommati aspetti diversi che lo rendono un po’ atipico come imprenditore. E resta difficile anche un ragionamento scevro da altri elementi, oggi, dopo quello che è stato Berlusconi nella vita politica italiana e non solo. E’ inevitabile, volendone parlare solo come imprenditore, che il resto, nel bene e nel male, confonda’.
r. m.