Crisi Moncaro, arriva oggi nella sede di Montecarotto il commissario nominato dal ministero, il commercialista Giampaolo Cocconi. Intanto ieri il commissario che ha i poteri del Cda, decaduto venerdì scorso, ha chiesto, motivandola, una proroga di sessanta giorni per presentare il piano di concordato in continuità. Sarà ora il tribunale di Ancona a decidere se ci siano i presupposti e gli elementi sufficienti per concedere la proroga che stopperebbe di altri due mesi le due istanze di fallimento per crediti a due aziende, una emiliana, una marchigiana, per complessivi 1,3 milioni.
Il commissario governativo Giampaolo Cocconi già da sabato ha richiesto documentazione in azienda e sta lavorando in sinergia con gli advisor e in collaborazione con il custode giudiziario Marcello Pollio nominato dal Tribunale in estate per arrivare al salvataggio della cooperativa vitivinicola più grande delle Marche. Cocconi fa parte di un grande studio legale-commerciale di Roma e vanta un’importante esperienza come consulente in società private, pubbliche e istituzioni.
La sua nomina di fatto fa decadere il Cda in carica, il quale negli ultimi giorni di vita ha registrato le dimissioni della socia abruzzese Federica Morricone che con Moncaro ha in ballo la vendita della cantina abruzzese Villa Medoro, non perfezionata ma per la quale la cooperativa avrebbe già sborsato sei milioni di euro.
"La gestione commissariale, che durerà 6 mesi –evidenzia il consigliere regionale Maurizio Mangialardi -, aiuterà certamente a far uscire da una situazione non semplice questa cooperativa che rappresenta un preziosissimo patrimonio per tutta la nostra Regione. D’altronde, non c’è stata soluzione di continuità nell’attività di Moncaro, come dimostrano i conferimenti in corso e il buon andamento della vendemmia 2024.
Attendiamo ora con fiducia il Piano di risanamento, sperando che sarà capace di delineare traiettorie di sviluppo affinché le Marche non perdano la centralità che hanno storicamente nel settore".