REDAZIONE ANCONA

Moncaro, nuova vita: chiuso l’iter giudiziario

I curatori rinunciano al ricorso al Consiglio di Stato e a quello in Cassazione. Ciccioli esulta: "Già riassunti alcuni dipendenti"

La Moncaro potrà tornare alla raccolta delle uve e alla produzione del vino

La Moncaro potrà tornare alla raccolta delle uve e alla produzione del vino

Quando tocchi con mano il fondo, non puoi che risalire. E’ anche la storia di Moncaro celebre casa vinicola della Vallesina che dall’altare si è improvvisamente ritrovata nella polvere più cupa. Ma iniziano a filtrare i primi raggi di sole. E non è cosa di poco conto. I curatori fallimentari della società in liquidazione, Simona Romagnoli, Marcello Pollio e Salvatore Sanzo, hanno infatti rinunciato a ricorrere al Consiglio di Stato d’intesa con il commissario liquidatore di Moncaro Cocconi. Per gli stessi motivi hanno anche anunciato di non ricorrere per Cassazione contro la sentenza con la quale la Corte d’Appello ha accolto il ricorso che era stato proposto dal commissario ministeriale Giampaolo Cocconi contro la sentenza del tribunale dorico arrivata a ottobre scorso e che aveva dichiarato la liquidazione giudiziale di Terre Cortesi Moncaro, società cooperativa agricola di Montecarotto. Praticamente in un colpo solo Moncaro esce dal guado giudiziario e si affaccia a vivere probabilmente una nuova vita. Su questa decisione ha pesato senza dubbio l’interesse superiore dei creditori del territorio. La procedura giudiziaria sarebbe andata per le lunghe e non avrebbe portato a risultati concreti in breve tempo. E invece con la situazione di Moncaro, gravata da 38 milioni di debiti e vigneti di proprietà e dati in affitto per la produzione di Verdicchio, Rosso Conero, Rosso Piceno e vino biologico, c’era da fare in fretta. La notizia è stata data con una nota dall’europarlamentare Carlo Ciccioli: "Il collegio dei curatori della Moncaro – scrive – ha rinunciato ufficialmente a procedere nell’iter giudiziario riconoscendo, di fatto, anche se con ritardo che poteva anche compromettere l’esistenza stessa della Cooperativa, che la strada individuata dal sottoscritto, di concerto con il ministero delle Imprese e del Made in Italy, vale a dire la Liquidazione coatta amministrativa, fosse la migliore per tutelare gli interessi dell’azienda e del territorio. Sono contento che si sia, finalmente, chiuso questo capitolo. E, soprattutto, sono contento che la ripartenza della Moncaro sia sotto gli occhi di tutti. Il Commissario governativo Giampaolo Cocconi ha già proceduto con riassunzioni di alcuni dipendenti e con la cura dei vigneti per preparare la prossima vendemmia. Una primavera anticipata per la più grande Cooperativa vitivinicola delle Marche che potrà tornare, insieme al nostro prestigioso prodotto, a essere una grande protagonista per la produzione del Verdicchio e degli altri vini, per il benessere del territorio della Vallesina e dell’intera regione Marche."