Montacuto, detenuti in rivolta

"Abbiamo paura del terremoto". Rubano le chiavi, 4 agenti feriti

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di Pierfrancesco Curzi

"Abbiamo paura delle scosse di terremoto, aprite le nostre celle e fateci usare uno spazio comune". È partita così ieri verso le 21 la serata da incubo all’interno della sezione Alta Sicurezza del carcere di Montacuto quando un gruppo di detenuti ha aggredito le guardie carcerarie dedicate alla loro sezione. Rubate le chiavi delle celle e delle sezioni poste al primo piano della strutture detentiva con i detenuti che alla fine hanno occupato tutto il piano con la possibilità di allargare la loro protesta e prendere il controllo di altre sezioni. Una vera e propria sommossa che poi per fortuna è stata limitata dall’intervento a pieno regime del sistema di sicurezza del carcere. Richiamati in servizio tutti gli agenti penitenziari, mentre i quattro aggrediti sono finiti al pronto soccorso di Torrette con prognosi di 7 giorni, a parte un caso: le lesioni e le fratture alle costole sono costate all’agente una prognosi di ben 30 giorni. Duro l’affondo del sindacato di categoria: "I detenuti della sezione Alta Sicurezza, dopo avere sentito in tv delle scosse di assestamento nella zona, hanno preteso di trascorrere la notte con le celle aperte – sono le parole di Nicandro Silvestri, segretario regionale per le Marche del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria –. Quando hanno capito che non era possibile hanno aggredito vigliaccamente e con ferocia le quattro unità di personale in servizio poi finite in ospedale. Hanno preso possesso delle chiavi del reparto e delle celle si sono posizionati nella rotonda del piano detentivo. Sono stati momenti drammatici. Solo a seguito dell’intervento del comandante e del personale fuori servizio, dopo una lunga ed estenuante trattativa i detenuti hanno fatto rientro presso le proprie sezioni detentive, ottenendo di restare con i cancelli delle proprie celle aperti per tutta la notte".

Le organizzazioni sindacali escludono che dietro la forma di protesta ci possano essere altre motivazioni legate a problemi sorti all’interno del carcere tra personale di servizio e detenuti. Le stesse lanciano un’altra accusa: "Il grave episodio, oltre a riproporre in maniera forte la tematica delle aggressioni al personale e l’assenza di strumenti in dotazione per intervenire in occasioni simili, pone l’attenzione sulla questione più volte da noi evidenziata e mai affrontata dalle istituzioni nazionali e regionali, sulla carenza di personale nella Casa circondariale di Montacuto. Carcere capoluogo di regione _ spiega Silvestri _ con sezioni detentive di alta sicurezza e una carenza di organico tra le più alte d’Italia, pari a circa il 40% e un rapporto di 1 agente per tre 3 detenuti". Sulla vicenda è intervenuto anche il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli: "Piena solidarietà ai 4 agenti penitenziari aggrediti nel carcere di Montacuto da detenuti nel reparto Alta Sicurezza. Nel carcere anconetano episodi del genere, nel corso degli ultimi anni, si sono succeduti più volte e solo grazie all’alta professionalità della polizia penitenziaria, da tempo sotto organico, che non si sono registrate situazioni drammatiche. La richiesta dei detenuti di dormire con le celle aperte a causa dello sciame sismico in atto da alcuni giorni per ragioni di sicurezza, pone comunque l’attenzione sulla necessità di un nuovo modello custodiale che, sono certo, il Governo Meloni, attraverso il ministro Nordio, prenderà in considerazione".